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Dalla Giunta: valutare economicità degli impianti a biogas

Molti impianti a biogas in Alto Adige si trovano in una situazione economica deficitaria: la Giunta provinciale ha discusso oggi (20 maggio) come sostenere queste infrastrutture. La direttiva per il futuro: per ottenere il via libera alla costruzione di nuovi impianti a biogas sarà necessario presentare anche uno studio relativo alla loro economicità e sostenibilità.

Oltre a rientrare nella strategia provinciale di promozione delle fonti di energia alternativa, l'interesse per la realizzazione di impianti a biogas è duplice: da un lato si produce energia dal concime, dall'altro vengono eliminati i cattivi odori e quindi gli effetti collaterali negativi per gli abitanti dell'area interessata. Ma anche in Alto Adige il settore sta conoscendo difficoltà: molti impianti a biogas, gestiti da consorzi o cooperative di agricoltori, hanno un bilancio in deficit. Su proposta dell'assessore Arnold Schuler la Giunta ha discusso le modalità di intervento a sostegno di tali infrastrutture.

La direzione di marcia per il futuro prevede che prima della costruzione di nuovi impianti a biogas, e quindi prima del loro inserimento nel Puc, sarà necessario presentare uno studio riguardo all'economicità e alla sostenibilità dell'impianto e sarà valutato il grado di partecipazione all'iniziativa degli agricoltori del bacino di utenza interessato. Richiamandosi agli indirizzi di politica agricola, la Giunta ha ribadito che l'impianto a biogas non deve diventare una modalità per aumentare il numero dei bovini in rapporto alla superficie: l'agricoltura estensiva deve avere prevalenza su quella intensiva.

 

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