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Servizio coordinamento integrazione: promuovere una società inclusiva

Attraverso progetti interattivi, finanziamenti e contributi, il Servizio di coordinamento si impegna per promuovere un Alto Adige inclusivo e accogliente.

BOLZANO (USP). Il Servizio di coordinamento per l’integrazione è un punto di riferimento per enti pubblici e privati e organizzazioni, che necessitano sostegno per i propri progetti di natura inclusiva.

 “La nostra società è diversificata ed è in costante cambiamento. Bisogna essere uniti, venirsi incontro e parlare per assicurare un’esperienza quotidiana piacevole. Il Servizio di coordinamento è quindi un importante componente dell’Amministrazione provinciale, perché sostiene il processo di integrazione in modo attivo”, spiega l’assessora provinciale alla Coesione sociale Rosmarie Pamer. Da marzo 2024 il Servizio di coordinamento fa parte delle sue competenze, in quanto parte dell’Ufficio per la Tutela dei minori e l’inclusione sociale.

Il Servizio di coordinamento ha diversi compiti: offre informazioni e consultazioni sui temi migrazione, integrazione e inclusione. Ciò è possibile attraverso istituzioni scientifiche come Eurac Research e ASTAT, che raccolgono e pubblicano regolarmente informazioni e dati essenziali per la costruzione di progetti futuri. Inoltre, fornisce contributi e finanziamenti a Comuni, Comunità comprensoriali, organizzazioni non-profit e cooperative, che promuovono progetti a carattere inclusivo e integrativo. Il Servizio di coordinamento organizza eventi di informazione e formazione che hanno la finalità di sensibilizzare i cittadini. Un ulteriore importante lavoro che svolge è il collegamento di una rete di contatti di persone, gruppi, enti e autorità locali ed esteri, connettendo le diverse ripartizioni responsabili per l’inclusione e l’integrazione, in modo da migliorare il processo integrativo attraverso le diverse esperienze e conoscenze.

Il Servizio di coordinamento si occupa anche della segreteria della Consulta provinciale per l’integrazione, presenziata dall’assessora Pamer. La Consulta è stata istituita, come il Servizio di coordinamento, dalla legge provinciale nr.12 del 28 ottobre 2011. Il suo obiettivo è di elaborare consigli su come migliorare il processo integrativo per la Giunta provinciale.

Nella brochure “Good Practices” vengono presentati alcuni progetti considerati particolarmente meritevoli. Tra questi ci sono Caffè interculturale, Time4girls e Orto Interculturale. Il progetto di maggior importanza gestito dal servizio è “Convivere in Alto Adige”.

red/gm

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