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Pubblicato l’elenco terminologico sul diritto degli appalti
La Commissione paritetica di terminologia ha pubblicato l’elenco sul Bollettino ufficiale della Regione: è ora ufficiale una terminologia normata sul diritto dei contratti pubblici.
BOLZANO/TRENTO (USP). Con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige, il 25 settembre, dell’elenco terminologico n. 13 sul diritto degli appalti, diventa ufficiale la terminologia normata per essere utilizzata nei rapporti con la Pubblica amministrazione. L'elenco è stato pubblicato dalla Commissione paritetica di terminologia, istituita nel 2024.
Dopo la pubblicazione, la terminologia relativa al diritto degli appalti pubblici sarà inserita nel sistema informativo “bistro” di Eurac Research, dedicato alla terminologia giuridica. Su Bistro l'elenco è disponibile in formato digitale per chiunque sia interessato e può essere consultato e scaricato anche dalla pagina dedicata dell'Amministrazione provinciale nella sezione Terminologia giuridico-amministrativa.
La terminologia relativa al diritto degli appalti è stata elaborata dopo la traduzione in tedesco del nuovo codice dei contratti pubblici e ha lo scopo di creare chiarezza terminologica in questo settore estremamente complesso, affinché anche i testi in lingua tedesca in questo ambito siano corretti, uniformi e quindi anche giuridicamente sicuri.
“I termini normati possono essere di grande utilità per tutti coloro che, liberi professionisti o dipendenti pubblici, si occupano di appalti pubblici e diritto degli appalti nel loro lavoro”, afferma Eros Magnago, segretario generale della Provincia autonoma di Bolzano.
In base alle norme di attuazione dello Statuto di autonomia (DPR n. 574/1988), leggi, regolamenti, atti e provvedimenti devono utilizzare la terminologia determinata in base alle norme del DPR stesso. Terminologia che è quindi vincolante per tutti gli operatori del diritto, non solo per la Pubblica amministrazione e i tribunali, ma anche per i privati. La terminologia normata – ovvero termini e definizioni uniformemente stabiliti – è anche uno strumento fondamentale per una comunicazione chiara e per favorire la coesione sociale. Tramite essa, viene garantito che tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine, istruzione o area di competenza, possano comprendere gli stessi termini allo stesso modo. Ciò è particolarmente importante laddove i malintesi possono avere gravi conseguenze, come ad esempio nel diritto degli appalti.
“I termini normati semplificano lo scambio di conoscenze, consentono la collaborazione oltre i confini linguistici e aumentano l'efficienza dell'economia e dell'amministrazione. Non da ultimo, rafforzano la fiducia nelle istituzioni, contribuendo in modo significativo al funzionamento e all'inclusività della società”, afferma il presidente della Commissione paritetica di terminologia Thomas Mathà.
red/san/gm