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Violenza a sfondo sessuale: lo studio dà voce alle vittime

Uno studio rivela i modelli sociali che promuovono la violenza a sfondo sessuale. L'Università di Innsbruck conduce lo studio con il sostegno finanziario della Provincia.

BOLZANO (USP). Proteggere e sostenere le persone con un vissuto di violenza a sfondo sessuale, elaborare i risultati a livello sociale, prevenire e sensibilizzare: questi gli obiettivi dello studio "Violenza a sfondo sessuale in Alto Adige dal punto di vista dei tre gruppi linguistici“. Quest'ultimo è stato presentato dalla piattaforma del Centro Interdisciplinare di Genere dell'Università di Innsbruck. Il 16 ottobre è stato presentato a Bolzano dalla responsabile della ricerca Gundula Ludwig e dalle ricercatrici Julia Ganterer e Laura Volgger. L'assessora provinciale Rosmarie Pamer ha illustrato le misure con le quali la Provincia autonoma di Bolzano sostiene questo progetto di ricerca con l'obiettivo di rompere il silenzio intorno a questo tema. 

La violenza a sfondo sessuale, perpetrata da vicini parenti o conoscenti nell'ambiente sociale prossimo, è vissuta dalle persone coinvolte dall'infanzia fino all'età adulta. Finora è stata presentata solamente un'unica denuncia da parte delle 33 persone intervistate. "Il numero ristretto di denunce dimostra che l'assenza di conseguenze per i/le colpevoli è ancora elevata", ha osservato la ricercatrice Julia Ganterer. Sulla base dei colloqui le ricercatrici  lavorano a individuare le strutture che rendono possibile la violenza: "Determinate disparità sociali e costellazioni di potere favoriscono l'insorgere della violenza a sfondo sessuale“, ha spiegato la responsabile della piattaforma di ricerca e corresponsabile del progetto Gundula Ludwig. I/le colpevoli possono utilizzare questa disparità per creare le condizioni affinché a malapena venga dato credito alle vittime. 

"Dai colloqui si può dedurre che in Alto Adige è in atto un'ingente normalizzazione della violenza“, sottolinea Ludwig. I colloqui hanno mostrato il fatto che molte vittime si sentono abbandonate, ecco perché occorre aumentare ulteriormente la consapevolezza e la protezione: "Occorrono cambiamenti istituzionali affinché le persone coinvolte possano ricevere tempestivamente ed efficacemente protezione e sostegno", ha affermato la ricercatrice Laura Volgger. Durante i colloqui le persone coinvolte hanno espresso l'opportunità che la politica e le istituzioni si assumano la propria parte di responsabilità, ha riferito Volgger.  

Lo studio è una parte importante delle misure con le quali la Provincia di Bolzano intende contrastare la violenza a sfondo sessuale e tematizzarne l'elaborazione, ha dichiarato l'assessora provinciale Rosmarie Pamer. Attualmente si sta lavorando ad un quadro giuridico per istituire, il prima possibile, un Organismo di garanzia per questioni legate alla violenza a sfondo sessuale, presso l'Ufficio degli Organismi di garanzia del Consiglio provinciale: "Con il nuovo Organismo di garanzia saremo in grado di offrire una struttura indipendente e duratura che ascolterà, offrirà consulenza e proteggerà le persone con un vissuto di violenza sessuale", dichiara l'assessora provinciale. Insieme al Consiglio delle persone con un vissuto di violenza a sfondo sessuale e alla Consulta scientifica, che sono già previsti da un disegno di legge (qui il comunicato della USP), verrà costituito un forte triangolo per la protezione, il dialogo e la conoscenza, ha detto Pamer. 

ck/ee

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