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Frick: “L’artigianato è ben considerato nel bilancio provinciale”

“Con 44 milioni di euro a disposizione, non si può certo dire che il settore dell’artigianato sia stato sottostimato nel bilancio provinciale. Inoltre, in quest’area economica si registrano i tempi di attesa più ristretti dell’intero mondo economico altoatesino, per quanto riguarda la ricossione di contributi e finanziamenti”: l’assessore alle Attività economiche Werner Frick ribatte in questo modo alla richiesta del direttore dell’APA Munter di aumentare la somma a disposizione del settore per il 2004.

Nel bilancio provinciale il settore dell’artigianato è ben considerato”: così l’assessore agli Affari economici Werner Frick risponde alla pretesa di un aumento del capitolo di bilancio relativo al settore, di recente espressa dal direttore dell’Associazione Provinciale dell’Artigianato – APA Hanspeter Munter. Una richiesta che avrebbe provocato solo insicurezza negli imprenditori, “mentre in realtà”, prosegue Frick, “l’artigianato è un settore ben coperto, grazie ai 44 milioni di euro previsti nel bilancio: una cifra più che sufficiente”.

Tale cifra è inferiore solo di un milione di euro a quella dello scorso anno, nonostante la riduzione generale del budget provinciale. A confronto con gli altri settori economici, l’artigianato riceve in media 11 milioni di euro in più: “Per questo”, sottolinea ancora l’assessore Frick, “le esternazioni di Munter sono inaccettabili”.

A questo si aggiunge che i tempi di attesa per ricevere i contributi sono i più brevi fra tutti i settori economici: soltanto dieci mesi, in media, separano la presentazione della domanda di sussidio dall’effettiva riscossione dei finanziamenti. “Ed in caso di creazione d’impresa o di zone strutturalmente deboli”, precisa Werner Frick, “i tempi si riducono ancora, fino a cinque mesi: anche questa tempistica ristretta è conseguenza del considerevole budget a disposizione del settore”.

Con un contributo dell’11% al valore aggiunto”, conclude Frick, “l’artigianato è non solo uno fra i più robusti rami economici della provincia, ma anche uno dei più importanti datori di lavoro: le 13.000 aziende artigiane altoatesine occupano infatti ben 39.000 lavoratori, cioè il 15% di tutti gli occupati in Alto Adige”. Inoltre, l’artigianato è il settore di formazione numero uno per i giovani altoatesini: circa il 60% di essi vengono formati in un’azienda artigiana.

MC

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