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Romani belli e sani con l'olio d'oliva

Giovedì prossimo, 3 febbraio 2005, alle ore 20.00 presso il Museo dell'Archeologia, in via Museo 43, si terrà una conferenza in lingua italiana, con successiva degustazione, sul tema "Un filo d'olio di oliva. Bellezza e salute in epoca romana". L'ingresso libero.

L'olio di oliva nasce come alimento culinario. E' l'ingrediente grasso maggiormente usato sia a caldo che a crudo nelle cucine e sulle tavole fin dall'età protostorica. Una volta che ci si accorse che "faceva del bene" all'organismo umano, per l'olio di oliva si aprirono anche gli orizzonti della medicina e quelli della cosmesi. Pelle, unghie, capelli vennero trattati con soluzioni variamente elaborate e profumate la cui base era l'olio di oliva.
Scoprire oltretutto che era un ottimo legante per creare tutta una serie di prodotti di bellezza (profumi, belletti, ombretti ecc.) diede l'avvio, già in epoca egizia, e poi greca e romana, a un florido businnes commerciale che coinvolse tutto il bacino del Mediterraneo.

Alessandra Toniolo, archeologa, che da molti anni si interessa alla cucina di epoca antica, 
mettendone in pratica le ricette originali, assieme ad Angelo Peretti, giornalista, autore di diverse guide culinarie di Slow Food, terranno una conferenza in lingua italiana, con successiva degustazione, sul tema "Un filo d'olio di oliva. Bellezza e salute in epoca romana". L'appuntamento è per giovedì prossimo, 3 febbraio 2005, alle ore 20.00 presso il Museo dell'Archeologia, in via Museo 43. L'ingresso libero.

SA

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