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Giorno del Ricordo: nota dei vicepresidenti Saurer e Gnecchi

In occasione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano, proclamato per il 10 febbraio con legge del Parlamento italiano del marzo 2004, i vicepresidenti della Provincia Otto Saurer e Luisa Gnecchi intervengono con una nota congiunta in cui sottolineano che la condanna della tragedia delle foibe deve essere ferma, senza paragoni forzati e strumentalizzazioni politiche.

"Non si può non essere vicini - affermano Saurer e Gnecchi - a quanti hanno sofferto il dramma delle foibe, perché la storia è innanzitutto storia delle persone, dei milioni di esseri umani vittime nei campi profughi, nelle foibe, nei campi di concentramento, o uccisi perché si opponevano ai regimi totalitari."

Secondo i Vicepresidenti della Provincia "la condanna della tragedia delle foibe deve essere ferma, senza paragoni forzati e strumentalizzazioni politiche", e in tal senso ricordano, quando si parla di storia, l'esigenza "di fare la storia tutta intera, quella che il Presidente Ciampi chiama la 'Memoria unica' di un Paese: bisogna cioè tenersi al di sopra delle distinzioni ideologiche per cercare appunto, con senso di responsabilità, una memoria completa, un giudizio storico senza rimozioni e senza forzature."

Luisa Gnecchi e Otto Saurer concludono augurandosi quindi "che il Giorno del Ricordo contribuisca a superare anche gli eccessi polemici della politica, che è invece chiamata a guardare avanti, ad indicare la strada per progettare un futuro senza più simili orrori."

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