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Gnecchi e Stocker: “Donne, pensate alla pensione!”

La pensione delle donne ammonta in media alla metà di quella degli uomini, in quanto il loro percorso lavorativo è caratterizzato da frequenti interruzioni dovute alla cura della famiglia. In una conferenza stampa ospitata oggi a Palazzo Widmann, l’assessora provinciale al Lavoro Luisa Gnecchi e l’assessora regionale Martha Stocker hanno illustrato le opportunità di integrazione della pensione offerte dalla Regione.

Donne, pensate alla pensione, e pensateci subito, approfittando delle opportunità di integrazione offerte dal Pacchetto famiglia della Regione”: ecco l’invito che l’assessora provinciale al Lavoro ed alle Pari Opportunità Luisa Gnecchi e l’assessora regionale alla Previdenza complementare ed al Pacchetto famiglia Martha Stocker hanno lanciato questa mattina a Bolzano.

Nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo Widmann per presentare le opportunità di integrazione della pensione offerte dal Pacchetto famiglia, le due assessore hanno sottolineato l’importanza di pensare ad una pensione volontaria o ad una pensione complementare. In particolare, questa opportunità dovrebbe essere sfruttata dalle donne: “La biografia della vita contributiva delle donne”, ha infatti spiegato l’ass. Gnecchi, “è spesso caratterizzata da buchi contributivi dovuti a pause necessarie per la cura dei figli e l’assistenza di familiari. È importante colmare queste lacune, ed ora c’è la possibilità di usufruire di contributi per la creazione di una pensione complementare integrativa o volontaria”. Qualche esempio a questo proposito è stato fornito dall’ass. Stocker: “La Regione offre un sostegno alla copertura pensionistica della cura dei figli pari a 3.500 euro per un anno, la stessa cifra annua è messa a disposizione quale contributo ala copertura pensionistica nei periodi dedicati all’assistenza di un familiare, e sono previsti anche contributi per l’assicurazione pensionistica volontaria o l’adesione ad un fondo di previdenza complementare”.

Il 33% delle pensioni erogate dall’INPS”, ha concluso Luisa Gnecchi, “sono le cosiddette “minime”, ed il 97% di esse viene corrisposto a donne. Per questo ripetiamo il nostro invito alle donne a preoccuparsi in tempo della loro pensione”. Per informarsi in merito basta rivolgersi ai Patronati, all’Ufficio provinciale Previdenza ed Assicurazioni sociali (nr. verde 800-018796, e-mail previdenza@provincia.bz.it), alle Consigliere di Parità presso la Ripartizione provinciale Lavoro (tel. 0471.412797), e naturalmente alla Regione (Assessorato regionale alla Previdenza sociale, piazza Sernesi 3, Bolzano).

MC

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