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Lavoro e apprendistato, proposte consegnate al Ministro Poletti

Kompatscher e Stocker a colloquio con il Ministro Poletti. In un documento proposte modifiche per sicurezza e orario di lavoro degli apprendisti quindicenni.

Il presidente Arno Kompatscher a colloquio con il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti (Foto USP/mb)

Il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ha partecipato oggi (3 ottobre) a Bolzano ad un'iniziativa organizzata da Fercam nel corso della quale, tra le altre cose, è stato presentato il modello altoatesino della formazione duale. A margine dell'appuntamento, Poletti ha incontrato il presidente Arno Kompatscher e l'assessora Martha Stocker, i quali hanno consegnato al Ministro un documento riguardante sia la sicurezza sul lavoro, sia l'apprendistato. Per quanto riguarda il primo punto, tutto ruota attorno all'impugnazione da parte del governo della normativa locale, che presenta minori rigidità rispetto a quella nazionale dal punto di vista formale, e non sostanziale. "Il nostro obiettivo - ha spiegato Kompatscher a Poletti - è quello di sensibilizzare aziende e lavoratori sul tema della sicurezza, e di sostenere una cultura della prevenzione che non si accanisca verso chi commette errori di forma nella compilazione dei documenti. In questi casi riteniamo più utile concedere delle deroghe per rimettere la situazione a posto, anzichè applicare subito delle sanzioni".

Un passaggio, quest'ultimo, che ha un'importanza particolare proprio in una zona di confine come l'Alto Adige, dove la tematica dei controlli e delle sanzioni rappresenta una fonte di concorrenza fra regioni e paesi diversi. L'assessora Martha Stocker, a tal proposito, ha ricordato che "le norme varate in Provincia di Bolzano in tema di sicurezza del lavoro ricalcano le direttive provenienti dall'Unione Europea, mentre la regolamentazione italiana è decisamente più rigida. Da qui nasce l'impugnazione governativa, ma il Ministro ha assicurato che vuole valutare nuovamente la questione". "Poletti è dell'avviso che anche Roma debba attenersi alle indicazioni provenienti da Bruxelles - ha aggiunto Kompatscher - e non spingersi troppo oltre. Una delle opzioni è quella di testare la nostra normativa in una prima fase sperimentale: se le nostre indicazioni dovessere rivelarsi positive, sarebbe possibile coinvolgere anche il resto d'Italia".

Il secondo tema presente all'interno del documento consegnato al Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, è quello riguardante il decreto legislativo che punta a supportare il decollo dell'apprendistato a livello nazionale utilizzando il sistema duale già in vigore in Provincia di Bolzano come modello da esportare al resto del paese. La proposta governativa fissa un tetto di 7 ore giornaliere (35 settimanali) di lavoro ai quindicenni che sfruttano il sistema dell'alternanza fra scuola e professione, e secondo il presidente Kompatscher rappresenta "un ostacolo in quanto obbliga gli apprendisti quindicenni a terminare un'ora prima degli altri la propria attività lavorativa, con problematiche particolari soprattutto in caso di cantieri fuori sede".

Per questo motivo, la Provincia ha proposto un emendamento che consenta a regioni e province autonome che abbiano già definito un sistema di alternanza scuola-lavoro, di portare a 8 ore al giorno (40 ore settimanali) l'orario di lavoro degli apprendisti quindicenni. "Non vediamo il motivo per appesantire una normativa che rischia di ostacolare la diffusione dell'apprendistato - ha concluso Arno Kompatscher - tanto più che anche la Lombardia si sta muovendo nella nostra stessa direzione. Il Ministro Poletti ha ribadito che in Alto Adige c'è il migliore know-how di competenze in materia di apprendistato, e proprio per questo motivo intende approfondire ulteriormente la questione". 

mb

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