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Conguaglio fiscale per frontalieri: più soldi ai Comuni venostani

I Comuni venostani di confine possono contare su un milione di euro quale conguaglio fiscale per i frontalieri relativo al 2016.

Il direttore di ripartizione Helmuth Sinn e il direttore d'ufficio Stefan Luther nell'incontro di Luino

La commissione bilaterale Italia-Svizzera si è riunita ieri a Luino sul Lago Maggiore per discutere della tassazione di oltre 60mila lavoratori frontalieri che da Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta e Alto Adige ogni giorno vanno a lavorare in terra elvetica. La commissione si è occupata dell’annuale conguaglio fiscale a cui hanno diritto i Comuni di provenienza ai sensi di un accordo fra Italia e Svizzera. Ai Comuni venostani di confine spetta una quota pari all’1,6% dell’importo totale, ossia circa un milione di euro. Il numero dei pendolari altoatesini che si reca al lavoro nel Cantone dei Grigioni è in costante aumento e pertanto in futuro si prevede una crescita dell’importo a favore dei Comuni.  

Per la Provincia di Bolzano erano presenti a Luino il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn e il direttore d’ufficio responsabile Stefan Luther. La delegazione italiana, guidata dal dirigente del Ministero delle finanze Emanuele Barone Ricciardelli, ha relazionato sulla ripartizione delle risorse che la Svizzera versa all’Italia e sul loro utilizzo, che si concentra in particolare sul miglioramento delle infrastrutture e della mobilità. L’autorità elvetica con il direttore dell’Ufficio imposte del Canton Ticino Lino Ramelli, ha riferito che a giugno 2017 sono stati trasferiti all’Italia complessivamente 76.236.000 franchi svizzeri a titolo di conguaglio fiscale 2016.

pf

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