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Dalla Giunta: si cerca una soluzione per i casi Memc e Site

Giunta provinciale impegnata alla ricerca di una soluzione in grado di salvaguardare i posti di lavoro della Memc di Sinigo e della Site. Per il primo caso si punta ad uno sconto sulla bolletta energetica, per il secondo, invece, il presidente Durnwalder ha chiesto ai vertici di Telecom il rinvio dell'assegnazione della gara d'appalto.

Se la crisi della Memc è al centro dell'attenzione ormai da diversi mesi, solo pochi giorni fa è "esploso" il caso Site. Si tratta di un'azienda che, per conto di Telecom, gestisce i servizi di manutenzione della rete telefonica e che dà lavoro a circa 70 persone. "Ogni tre anni - ha spiegato Durnwalder - il contratto di servizio deve essere rinnovato, ma l'importo garantito per il prossimo periodo è stato considerato insufficiente dalla Site, che ha così disertato la gara. A queste condizioni, i lavoratori perderanno il proprio posto, e con l'inizio del 2013 entreranno in cassa integrazione: una prospettiva che vogliamo evitare a tutti i costi".

Per salvaguardare la situazione occupazionale, il presidente della Giunta provinciale ha scritto un telegramma al presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, ipotizzando due vie d'uscita. "In prima battuta ho chiesto che l'assegnazione dell'appalto venga rinviata di qualche settimana in modo da trovare una soluzione alternativa - ha spiegato Durnwalder - in caso contrario cercheremo quantomeno di fare pressioni sull'azienda che subentrerà alla Site affinchè assorba i lavoratori in uscita".

Situazione diversa, ma comunque delicata, per lo stabilimento Memc di Sinigo, dove la trattativa fra Provincia, multinazionale americana, ministeri competenti e Terna, prosegue da diversi mesi. "Siamo riusciti a garantire il prolungamento della cassa integrazione - ha commentato Luis Durnwalder - ma questo non ci può bastare: vogliamo che lo stabilimento di Sinigo riprenda l'attività a pieno ritmo". Il problema numero uno da risolvere riguarda i costi della bolletta energetica, che pesano come un macigno sulle potenzialità di sviluppo della Memc.

"Terna deve provvvedere ai lavori per la riapertura provvisoria del collegamento transfrontaliero in modo da acquistare energia a basso costo - ha concluso Durnwalder - ma serve anche la garanzia da parte del governo per avere una concreta e reale riduzione delle spese energetiche. Chiediamo che venga applicata anche alla Memc ciò che già è stato fatto per altri grandi aziendi presenti sul territorio italiano, con la rinuncia al 20-40% di entrate fiscali sui costi dell'energia in cambio di garanzie produttive e occupazionali".

mb