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Dalla Giunta: crisi Hoppe, situazione drammatica e vertice alle ore 17

"Salvare lo stabilimento di San Martino sarà quasi impossibile: la situazione è drammatica per tutta la Val Passiria". Così il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder ha commentato la notizia della messa in mobilità dei 158 dipendenti della Hoppe, aggiungendo che "la Provincia farà tutto il possibile per aiutare i lavoratori e le loro famiglie". Oggi (11 novembre) alle ore 17 primo vertice a Palazzo Widmann.

Sono 158 i lavoratori della Hoppe di San Martino in Passiria, stabilimento che produce maniglie di ottone, che rischiano la mobilità. "L'azienda - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - ha spiegato che non vi sono alternative alla chiusura, che dovrebbe diventare definitivamente operativa già in aprile. Venerdì sono stato contattato dalla proprietà della multinazionale svizzera, la quale ha sottolineato che lo stabilimento lavora da anni in perdita, e il sacrificio si rende necessario per poter salvare le sedi di Lasa e Sluderno".

In totale, dunque, saranno 158 i lavoratori e le lavoratrici messi in mobilità, ad una ventina sarà proposto di trasferirsi presso gli altri due stabilimenti altoatesini, mentre per i circa 60 collaboratori amministrativi la salvezza dovrebbe arrivare dall'apertura di una sede a Merano. "Per tutta la Val Passiria si tratta di una notizia drammatica - ha proseguito Durnwalder - basti pensare che lo stabilimento di San Martino copriva il 14% dell'intera occupazione dipendente della zona".

Il presidente della Giunta provinciale, pur intravedendo pochissimi margini di speranza per una soluzione positiva della vicenda, ha annunciato che "verranno valutati tutti i singoli casi, e si cercherà di dare risposte sul territorio contattando aziende e associazioni di categoria". Dal punto di vista pratico, invece, per i 158 lavoratori la mobilità significa un periodo di 12 mesi (per chi ha meno di 40 anni), 24 mesi (fra i 40 e i 50 anni) e 36 mesi (oltre i 50 anni) con l'80% dello stipendio e la perdita del posto di lavoro.

"La Provincia - ha annunciato il presidente altoatesino - interverrà comunque offrendo da un lato le integrazioni necessarie a raggiungere il minimo vitale, e dall'altro venendo incontro a chi si trova in difficoltà nel pagare il canone di locazione o le rate del mutuo per l'alloggio". Per iniziare ad analizzare più a fondo la situazione, oggi pomeriggio alle ore 17 è in programma un primo vertice a Palazzo Widmann, al quale parteciperanno i rappresentanti dell'azienda e dei lavoratori, il sindaco di San Martino Rosmarie Pamer, il presidente Luis Durnwalder e gli assessori Roberto Bizzo, Thomas Widmann e Richard Theiner.

Per quanto riguarda le accuse mosse nei confronti della Provincia di non aver fatto abbastanza per il finanziamento degli ammortizzatori sociali, non seguendo l'esempio di Trento, Durnwalder ha infine precisato che "in Trentino sono ancora in attesa dell'accordo con l'INPS per avviare il tutto", e che "in ogni caso l'Alto Adige sarebbe rimasto tagliato fuori perchè i sussidi avrebbero fatto superare il tetto del minimo vitale".

mb

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