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Patto generazionale, firmato l'accordo con i sindacati

Accordo raggiunto, fra Provincia e maggioranza dei sindacati, sull'attuazione del patto generazionale nel pubblico impiego. L'intesa è stata sottoscritta oggi pomeriggio (26 novembre) a Bolzano dall'assessore al lavoro Roberto Bizzo e dalle organizzazioni dei lavoratori, ad eccezione del Nursuing Up il quale si riserva comunque di firmare l'accordo nei prossimi giorni.

L'assessore Roberto Bizzo firma l'accordo sul patto generazionale

Il patto generazionale consiste nell'opportunità offerta ai lavoratori e alle lavoratrici di età superiore ai 60 anni, o che si trovano a tre anni dalla pensione, di ridurre volontariamente il proprio orario di lavoro per favorire l'inserimento dei giovani. Il tutto con una decurtazione dello stipendio, ma senza alcun taglio sui contributi pensionistici, che saranno tarati sulla retribuzione "piena". La differenza, infatti, sarà a carico del datore di lavoro, il quale sarà obbligato a investire i fondi risparmiati per coprire i costi relativi all'assunzione di giovani disoccupati e persone appartenenti ad altre categorie.

Il provvedimento riguarderà non solo il personale dell'amministrazione provinciale, ma anche dei Comuni, delle Comunità comprensoriali, delle case di riposo, dell'Azienda sanitaria, dell'IPES, delle aziende di soggiorno di Bolzano e Merano, e del personale insegnante delle scuole. L'accordo quadro prevede la possibilità di una riduzione dell'orario di lavoro compresa tra il 25% e il 50% del totale: con i soldi risparmiati sugli stipendi verrà creato un fondo ad hoc, con l'obbligo di utilizzarlo per l'assunzione di giovani under 35 non occupati, oppure di altre particolari categorie di lavoratori.

Oggi (26 novembre) i sindacati del pubblico impiego Cgil/Agb, SgbCisl, Asgb, Uil/Sgk e GS hanno sottoscritto l'accordo assieme all'assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo, al direttore della Ripartizione personale Engelbert Schaller, e al presidente dell'Agenzia per le contrattazioni collettive Anton Geiser. Si tratta di un'integrazione al contratto collettivo di intercomparto, che rappresenta una sorta di accordo-quadro all'interno del quale si dovranno muovere i singoli comparti della pubblica amministrazione per la concreta applicazione del patto.

"Dobbiamo incentivare un ricambio generazionale nel mondo del lavoro - sottolinea l'assessore Roberto Bizzo - per dare concrete prospettive occupazionali ai tanti giovani che oggi devono fare i conti con la precarietà e la mancanza di sicurezze. L'idea è di coinvolgere in futuro anche il settore privato, ma era giusto che il progetto partisse innanzitutto dalla pubblica amministrazione".

mb

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Patto generazionale, firmato l'accordo con i sindacati

Engelbert Schaller illustra i prossimi passi dopo l'accordo

L'Assessore Bizzo spiega l'importanza del patto generazionale

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