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Dalla Giunta: trattative con Roma per la sicurezza sul lavoro

Il problema della sicurezza sul luogo di lavoro è una questione seria e da trattare con la massima preparazione. Secondo la Giunta provinciale, però, i nuovi obblighi formativi rischiano di produrre un sistema fortemente burocratizzato pesando in maniera eccessiva sulle aziende. "Cercheremo di trattare a livello nazionale - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - per rendere meno penalizzante la situazione e per gestire i corsi in autonomia".

Per ridurre il numero di incidenti sul lavoro, Stato e Regioni vogliono investire nella formazione. Ai datori di lavoro vengono quindi prescritti sia una formazione di base in tema di sicurezza sul lavoro che un aggiornamento periodico. Lo Stato ha suddiviso le aziende in tre categorie: a rischio di infortunio basso, a rischio medio e a rischio alto. È stato giá definito anche un fabbisogno base di formazione: 12 ore di formazione per la sicurezza nella imprese a basso rischio, 32 ore in quelle a rischio medio e 48 ore nelle imprese con rischio di infortunio alto. Viene inoltre prescritto, nel quinquennio successivo, un periodo di aggiornamento in materia sempre a seconda della classe di rischio delle aziende: 8, 12 o 16 ore.

"Durante l'ultima Conferenza Stato-Regioni - ha sottolineato Durnwalder - avevamo chiesto di ridurre del 50% le ore obbligatorie, e di poter gestire in maniera autonoma i corsi di formazione. Il 4 ottobre il tema sarà al centro di un nuovo incontro, e noi cercheremo di ribadire la nostra posizione: riteniamo che si tratti di un buon compromesso". Le nuove prescrizioni annunciate dal governo nazionale sono considerate eccessive dagli imprenditoriali locali, "con il risultato - ha proseguito il presidente Luis Durnwalder - di un notevole appesantimento per le aziende. Trattando con Roma cercheremo inoltre di garantire l'autonomia nella gestione dei corsi: poporremo di inserire la formazione di base per la sicurezza sul lavoro nei curricola della Formazione professionale, mentre per l'aggiornamento si potrebbe ricorrere ai corsi della Scuola provinciale anticendi di Vilpiano o alle organizzazioni di soccorso come Croce bianca, Croce Rossa e Soccorso alpino".

mb