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Giovani imprenditori all’Istituto “Galilei” di Bolzano

Un gruppo di studenti dell’Istituto tecnico industriale “Galilei” di Bolzano, riunito nel laboratorio d’impresa “SUPRA”, ha realizzato un prototipo di sollevatore elettromeccanico da integrare alle sedie per disabili che è stato presentato questa mattina all’assessore provinciale al lavoro ed innovazione, Roberto Bizzo.

I giovani progettisti mostrano il prototipo all'assessore Bizzo

Il risultato raggiunto dai ragazzi della classe V sezione A del corso di meccanica dell’Istituto tecnico industriale “Galilei” di Bolzano ha degli aspetti veramente sorprendenti che possono essere spiegati solamente grazie alla non comune miscela di capacità tecnica, competenza, disponibilità, cuore e tanto entusiasmo.  Sono questi gli elementi che hanno consentito a questi giovani studenti dell’istituto bolzanino, creatori del laboratorio d’impresa “SUPRA”, di realizzare il progetto innovativo di un sollevatore elettromeccanico da integrare alle sedie per disabili. Il progetto è ora divenuto realtà e partecipa al concorso nazionale “Premio Scuola Creatività” indetto da Unioncamere Roma.

Questa mattina (1 marzo) l’assessore provinciale al lavoro ed all’innovazione, Roberto Bizzo, ha voluto incontrare di persona presso l’Istituto tecnico industriale “Galilei” di Bolzano  i ragazzi che compongono il laboratorio SUPRA, Marco Fraccaroli , Bogdan Fratutu, Umer Karim, Dario Maccagnan, Mattia Reganaz, Carmine Romano, Luca Santoro, Andrea Zampiero ed i loro insegnanti Maria Luisa Casarano, docente di tecnologia meccanica, Mauro Chiarel, responsabile del laboratorio di tecnologia meccanica ed il tecnico di laboratorio, Salvatore d’Agostino.

L’idea di realizzare un laboratorio d’impresa è nata da una richiesta d’aiuto del signor Stefano Minozzi, affetto da una grave forma di distrofia muscolare, il quale dopo essere venuto a conoscenza di altri prodotti innovativi realizzati dal corso di meccanica del “Galilei” ha rivolto ai ragazzi una sorta di sfida per risolvere un suo problema. La sua richiesta riguardava la realizzazione di un sollevatore per disabili, capace di agevolare lo spostamento dalla carrozzina al letto e viceversa.

I sollevatori attualmente in commercio, spesso pesanti, di grandi dimensioni e non trasportabili, avevano causato non poche difficoltà al signor Minozzi durante i suoi viaggi, costringendolo ad avere sempre almeno due persone ad aiutarlo. La sfida è stata subito raccolta dal gruppo di studenti che dopo averlo conosciuto di persona ed aver approfondito gli aspetti tecnici della sua richiesta hanno deciso di aiutarlo applicando al progetto le conoscenze acquisite nel corso meccanica.

Il risultato dell’impegno del laboratorio d’impresa e dei docenti è stato la realizzazione di un prototipo denominato SU300 dalle caratteristiche tecniche innovative, un sollevatore, automatizzato, integrato alla carrozzina per il sollevamento di pazienti disabili con disfunzioni motorie, in grado di ridurre al minimo il numero di persone necessarie per lo spostamento dei pazienti; contenere le dimensioni di ingombro; migliorare la trasportabilità e garantire la stabilità.

Gli elementi innovativi di SU300 sono gli stabilizzatori laterali applicati alla carrozzina, il montante telescopico, il braccio telescopico, il sistema di montaggio e smontaggio rapido, il dispositivo di ancoraggio e l’attuatore elettrico. Rispetto ai sollevatori presenti sul mercato il sistema di sollevamento integrato alla carrozzina risulta essere: poco ingombrante perché essendo integrato alla carrozzina non è di grandi dimensioni; integrabile ad ogni tipo di carrozzina, per mezzo di un dispositivo apposito che ne facilita il montaggio; resistente ai momenti ribaltanti, grazie all'utilizzo di stabilizzatori;

smontabile con pochi e semplici gesti; automatizzato nell'operazione di sollevamento del disabile; trasportabile, consentendo così al disabile di averlo sempre a disposizione; utilizzabile in spazi ristretti, come ad esempio le stanze degli alberghi; manovrabile da un'unica persona; facilmente immagazzinabile. Il progetto è stato realizzato anche grazie al sostegno di una serie di imprese e di cooperative come: Indipendent S.Coop. a r.l. Merano, Seagull Medica S.r.l. Bolzano, Vipiemme S.p.A. Isso (Bergamo), CLM S.r.l. Bolzano, Tangram S.r.l. Bolzano, Drys S.r.l. Bolzano, Salewa Cube Bolzano, Tecnomag G.m.b.h. Bolzano, GPF Oleodinamica S.r.l. Bolzano e 100-ONE Sas Bolzano.

Il prototipo è stato infine registrato ed è ora coperto da un apposito brevetto registrato a nome dell’Istituto Galilei. L’assessore Bizzo nel corso dell’incontro ha espresso tutta la sua ammirazione per il lavoro realizzato dagli studenti del “Galilei” con l’ausilio dei loro insegnanti.

“Quello che avete realizzato è un progetto estremamente interessante ed un esempio concreto della possibilità di creare una sinergia tra il mondo della scuola e la realtà del mondo del lavoro. È la prova tangibile" ha sottolineato l'assessore Bizzo "che i giovani, se sostenuti e supportati nelle loro idee e progetti, possono diventare imprenditori di se stessi e creare il loro futuro nel mondo del lavoro. In particolare questo prototipo ha voluto dare una risposta concreta alle concrete esigenze di una persona in difficoltà ed è quindi un risultato ancora più importante e degno di nota”.

Nel corso dell’incontro l’assessore Bizzo ha sottolineato le indubbie potenzialità del prototipo, grazie ai suoi aspetti innovativi, anche per la produzione industriale ed ha quindi proposto ai componenti del laboratorio d’impresa SUPRA ed ai docenti di organizzare un incontro conoscitivo con i responsabile del TIS Innovation Park di Bolzano allo scopo di sondare la possibilità di ulteriori sviluppi del progetto.

 

 

FG

Galleria fotografica

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