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Dalla Giunta: programma in 7 punti contro la disoccupazione giovanile

Sono circa 1.300 i ragazzi altoatesini di età compresa tra i 15 e i 29 anni che da più di tre mesi sono alla ricerca di un impiego. Un dato che pone l'Alto Adige ampiamente al di sotto della media nazionale, "ma che non deve essere sottovalutato", avverte il presidente Durnwalder. La Giunta provinciale ha varato un programma articolato in 7 punti per combattere la disoccupazione giovanile.

Tirocini e contratti estivi, integrazione a lungo termine di giovani con disabilità, aumento della "trasparenza" del mercato del lavoro nei confronti dei giovani, tirocini di formazione per giovani disoccupati, acquisizione delle lingue per giovani disoccupati, valorizzazione di tutte le professioni tecniche e pratiche, lotta all'abbandono degli studi da parte dei giovani e riduzione dei tempi di ricerca del primo impiego. Sono questi i 7 punti che compognono il pacchetto di interventi per la riduzione della disoccupazione giovanile approvato oggi (11 marzo) dalla Giunta provinciale.

"I dati sono sempre migliori rispetto alle regioni italiane confinanti e rispetto al resto del paese - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - ma in ogni caso non devono essere sottovalutati. Questi ragazzi aspettano risposte concrete dalla pubblica amministrazione, dall'economia e dal mondo della scuola: per questo motivo abbiamo varato un pacchetto di misure, finanziandolo con uno stanziamento di 1 milione di euro".

Secondo i dati più recenti, depurati dagli "sbalzi" dovuti ai lavori stagionali, sono 1.336 i ragazzi altoatesini fra i 15 e i 30 anni in cerca di un'occupazione da più di 3 mesi. "Ma il numero di casi considerati problematici - ha aggiunto Durnwalder - si attesta a quota 626: faremo tutto il possibile per risolvere la situazione e dare loro un futuro più sicuro dal punto di vista lavorativo". Tra i punti più importanti del pacchetto di interventi, Durnwalder ha citato lo strumento dei tirocini, l'apprendistato, i progetti di inserimento dei giovani con disabilità e l'apprendimento linguistico.

"Inoltre - ha concluso Durnwalder - bisogna garantire una migliore comunicazione delle opportunità di impiego anche tramite l'utilizzo delle piattaforme informatiche più utilizzate dai giovani, come ad esempio Facebook e Twitter. Sulla base delle indicazioni contenute nel pacchetto, spetta ora ai singoli uffici e alle singole Ripartizioni elaborare i programmi più dettagliati per dare risposte concrete ai ragazzi in cerca di lavoro".

mb

Le decisioni della Giunta Provinciale di Bolzano 11-03-2013

Il Presidente Durnwalder spiega gli interventi a sostegno dell'occupazione giovanile

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