Costituzione e accordi

L’autonomia dell’Alto Adige poggia su tre atti fondamentali: la Costituzione italiana, l’Accordo di Parigi e il secondo Statuto di autonomia
Alla fine della seconda Guerra mondiale l’Alto Adige rimane territorio italiano, ma le potenze vincitrici impongono il rispetto di una tutela complessiva della minoranza austriaca.Risultato di questa condizione è la stipula dell’Accordo di Parigi tra Italia e Austria, che definisce le linee portanti dell’autonomia. Questo contratto rappresenta la garanzia internazionale dell’autonomia dell’Alto Adige.
Il "Patto di garanzia" dell'ottobre 2014, la nuova regolamentazione finanziaria negoziata con lo Stato, prevede per l'Alto Adige un contributo fisso al pagamento degli interessi del debito pubblico. Inoltre ora è la Provincia a versare allo Stato il contributo e non più il Ministero a trattenerlo a monte. Con uno scambio di note tra i Governi italiano e austriaco l'accordo acquista una base di diritto internazionale.
Con il secondo Statuto di autonomia del 1972, la Provincia di Bolzano ottiene di fatto lo status di una Regione, ma con un’autonomia legislativa e amministrativa più ampia rispetto alle competenze di una Regione a statuto ordinario.
La tutela delle minoranze è garantita dall’articolo 6 della Costituzione italiana.
1946
Accordo di Parigi
1948
Primo Statuto di autonomia
1972
Secondo Statuto di autonomia
1992
Quietanza liberatoria