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Progetto tra Provincia e alpini per finanziare la costruzione di una scuola a Kabul

Nel centro di Kabul, la capitale dell'Afghanistan, verrà risanata e ampliata con l'aiuto della Provincia una scuola per ben 13mila alunni. Allo scopo la Giunta ha stanziato 100mila Euro. "La scuola si trova in un quartiere poverissimo della città, dove il livello di istruzione è basso e la disoccupazione altissima", spiega il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Assieme alle truppe alpine impegnate nella missione Nato in Afghanistan, la Provincia garantirà le condizioni per ampliare l'offerta di istruzione a gran parte dei giovani della zona.

 

 

L'istituto scolastico "Mohammad Alam Faisad" era stato costruito a Kabul quarant'anni fa per diventare una sorta di scuola modello, ma a partire dal 1992, con la presa di Kabul da parte dei Mujaeddin, la struttura è stata praticamente abbandonata a se stessa. "Non si investe più in un complesso scolastico che potrebbe catalizzare gran parte dei ragazzi della capitale", sottolinea Durnwalder ricordando che - malgrado le condizioni catastrofiche - l'istituto comprende oggi scuole elementari, medie e superiori frequentate da circa 8mila studenti dai 7 ai 18 anni, mentre di pomeriggio subentrano 4.500 ragazze, per un totale di oltre 12mila giovani. Le classi sono in media formate da 90 ragazzi.

La Provincia ha pertanto deciso di intervenire assieme ai militari, in quanto il progetto viene sostenuto con il Comando Truppe alpine di Bolzano e al contingente militare italiano a Kabul impegnato nella missione di pace della Nato. "Con questo intervento vogliamo in primo luogo ristrutturare i tre edifici attualmente esistenti e garantire a studenti e insegnanti buone condizioni per lo studio: intendiamo portare le attuali 42 classi ad almeno il doppio e ridurre di conseguenza il sovraffollamento per classe", spiega Durnwalder. Accanto al risanamento dei tre edifici scolastici, che ospitano 15 aule, l'azione si propone di realizzarne un quarto da adibire a aula polifunzionale e laboratorio.

Se tutto procede come finora programmato, nelle prossime settimane potranno già partire i lavori di ristrutturazione dell'istituto a Kabul, sotto il coordinamento del contingente militare italiano. "Speriamo di vederli conclusi in autunno o al più tardi entro fine anno, per poi permettere la ripresa delle lezioni in strutture più adeguate", conclude Durnwalder.


(Autore: pf)