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Promuovere uno sviluppo sostenibile tramite il turismo responsabile

Il 16 aprile ha avuto luogo a Bolzano l'evento finale del programma comunitario URB AL "Fronteras Turisticas Inclusione, coesione e sviluppo sociale attraverso il turismo responsabile".

Il 16 aprile ha avuto luogo a Bolzano l'evento finale del programma comunitario URB AL "Fronteras Turisticas Inclusione, coesione e sviluppo sociale attraverso il turismo responsabile". Nato per migliorare la competitività territoriale del turismo nelle zone di frontiera tra Bolivia - Argentina e Perù – Bolivia e per conformare meccanismi di gestione integrata per lo sviluppo e l'implementazione di un percorso di turismo etnico-eco responsabile con identità culturale, il progetto "Fronteras Turisticas" oggi è una realtà nell'ambito del Programma URB-AL III della Commissione Europea. Anche se manca molto per uno sviluppo economico territoriale si continua a lavorare per un futuro migliore con equità, coesione e sviluppo sociale. 

Si tratta di un'iniziativa di cooperazione internazionale sviluppata nella zona di frontiera alto andina, coordinata dalla Provincia di Frosinone e realizzata con la collaborazione dell'Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo (O.I.C.S), della Provincia autonoma di Bolzano, dell'Associazione dello Sviluppo Sociale – ADESO (Argentina), i governi subnazionali di Calacoto e San Pedro de Quemes (Bolivia), Tarata (Perù) e Purmamarca (Argentina). Il progetto iniziato nel 2009 e di durata triennale ha formato 60 tecnici locali nel miglioramento delle loro abilità destinate allo sviluppo locale; 12 tecnici locali hanno seguito un corso di formazione professionale in Italia, nelle Provincie di Frosinone e Bolzano; sono stati creati 8 centri di informatica che hanno facilitato l'informazione e la comunicazione tra i soci stessi; più di 700 agenti di servizi sono stati formati per una migliore attenzione al turista. 7 sono i percorsi turistici tematici sviluppati con identità culturale: Ruta della cultura Aymara – Quechua, Ruta archeologica delle zone precolombiane, Ruta millenaria dei lama, Ruta dei paesaggi incantati, Ruta dei vulcani e delle acque termali, Ruta del sale e dei salari andini, Ruta mistica religiosa delle chiese coloniali. Fronteras Turisticas, inoltre, ha contribuito alla valorizzazione di 142 siti turistici come musei, zone archeologiche, complessi termali, chiese e tanti altri monumenti che oggi possono essere visitati dai turisti accompagnati dalle guide locali.

La creazione di un percorso etnico – eco turistico Aymara – Quechua per il rafforzamento dell'identità culturale attraverso la partecipazione diretta delle comunità locali (specialmente delle donne) hanno permesso una distribuzione equa dell'incremento del reddito annuale alla popolazione locale in quanto destinataria finale del progetto. Fronteras Turisticas, tra l'altro, ha creato, per la commercializzazione del prodotto turistico, il marchio CAMINO ANDINO.TRAVEL (www.caminoandino.travel.com ), che ha già partecipato a tre fiere internazionali (la FIT di Buenos Aires, la WTM di Londra e la FITUR di Madrid). La Provincia di Bolzano nel 2011 incaricato un esperto di turismo responsabile che durante l'incontro finale a Bolzano ha presentato  i risultati della ricerca di mercato e presentato la strategia di promozione del Camino Andino, che prevede la costituzione di un Consorzio, che possa essere in futuro punto di contatto per i turisti interessati.