Canapa negli alimenti

Canapa negli alimenti
pianta di canapa

Gli alimenti ottenibili dalla Cannabis sativa L. che possono essere prodotti e commercializzati a livello nazionale, sono i semi di Cannabis sativa L. (inclusi quelli triturati, spezzettati, macinati diversi dalla farina) e suoi derivati (farina di semi, olio di semi) a partire da canapa coltivata ai sensi della Legge del 21 dicembre 2016, n. 242.

Le altre parti della pianta non possono essere utilizzate, ad esempio, per essere essiccate ed utilizzate per infusi etc.

Estratti di Cannabis sativa L. e prodotti derivati contenenti cannabinoidi, cannabidiolo incluso, non possono essere prodotti e commercializzati quali alimenti, fatto salvo quanto dovesse essere in futuro stabilito.

 

Per approfondimenti:

 

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 11 del 15 gennaio 2020 è stato pubblicato il decreto 4 novembre 2019 intitolato "Definizioni di livelli massimi di tetraidrocannabinolo (THC) negli alimenti" che fissa i valori delle concentrazioni massime (limiti massimi) di tetraidrocannabinolo (THC) totale ammissibili negli alimenti ai fini del controllo ufficiale.

Questi sono i limiti massimi previsti dal decreto:

  • Semi di canapa, farina ottenuta dai semi di canapa: 2,0 mg/Kg
  • Olio ottenuto dai semi di canapa: 5,0 mg/Kg
  • Integratori contenenti alimenti derivati dalla canapa: 2,0 mg/Kg

 

Per approfondimenti:

Decreto 4 novembre 2019