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Legge Territorio e paesaggio: la Provincia si costituisce in giudizio

La Giunta provinciale ha deciso di costituirsi in giudizio presso la Corte Costituzionale per difendere le modifiche apportate alla legge Territorio e paesaggio.

La Giunta provinciale ha stabilito di costituirsi in giudizio innanzi alla Corte costituzionale per difendere la legittimità delle modifiche alla legge provinciale Territorio e paesaggio. Con la legge provinciale N. 1 del 2022 "Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l’anno 2022" la Giunta ha infatti modificato fra l’altro anche alcuni punti della legge provinciale N. 9 del 2018 Territorio e paesaggio. Una di queste modifiche riguarda le sanzioni per gli abusi edilizi. Vi si prevede una sanzione pecuniaria differenziata, mentre a livello nazionale si impone il ripristino della situazione preesistente. In riferimento a questa nuova formulazione dell’articolo 94 della legge provinciale N. 9 del 2018 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha sollevato una questione di legittimità costituzionale. 

Argomentazioni per sostenere la posizione della Provincia

Oggi (29 marzo) la Giunta, su proposta del presidente, Arno Kompatscher, ha deciso di costituirsi in giudizio e di difendere la propria autonomia legislativa in materia. L'Avvocatura della Provincia sosterrà la posizione dell'amministrazione facendo riferimento da un lato al diritto europeo che prevede la proporzionalità nella sanzione. In Germania, Austria e Francia, a differenza dell'Italia, si applica anche una disposizione facoltativa. Per questo anche l'Alto Adige intende procedere con una modalità differenziata. 

Dall’altro lato la Provincia intende ribadire che in questo settore in Alto Adige, sulla base dello Statuto di autonomia, da 20 anni si prendono decisioni che si discostano da quelle dello Stato. Che una differenziazione nel trattamento degli abusi edilizi sia giustificata lo mostrano, secondo Kompatscher, anche i dati: nel 2018 essi ammontavano in regione al circa 4%, a fronte di una media italiana del 20%, con punte fino al 68% come nel caso della regione Campania. In questo contesto il presidente Kompatscher ha ribadito, a margine della seduta della Giunta provinciale, la crescente tendenza centralista dello Stato e la progressiva erosione dell'Autonomia attraverso sentenze della Corte Costituzionale.


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