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Progetto RienzAct: partiti i lavori sulla Rienza a Dobbiaco

Limitare il pericolo dalle piene della Rienza è obiettivo del progetto RienzAct. Questa settimana ha aperto a Dobbiaco il primo cantiere dell'Agenzia per la protezione civile.

Nella zona artigianale di Dobbiaco l'Ufficio bacini montani Est lavora sulla Rienza. (Foto: ASP/Bacini montani Est)

Il progetto "RienzAct" è un piano interdisciplinare per la gestione dell'area fluviale della Rienza nel tratto di fiume compreso tra le sue sorgenti, ai piedi delle tre cime di Lavaredo nel comune di Dobbiaco ed il bacino artificiale di Rio di Pusteria. Iniziato nel 2018 e coordinato dall'Agenzia per la protezione civile, il progetto EFRE 2014-2020 si pone l'obbiettivo di garantire lo sviluppo sostenibile e sicuro del corridoio fluviale della Rienza, attraverso una pianificazione multidisciplinare ovvero rispettosa di tutte le molteplici esigenze e funzioni che gravitano su questa importante porzione di territorio. Gli interventi si sono resi necessari specialmente dopo le piene dell'estate 2017, spiega il direttore dell'Agenzia per la protezione civile Rudolf Pollinger. Partendo dalla dettagliata analisi dello stato di fatto (pericoli naturali, uso del suolo, ecologia terrestre e acquatica, uso delle risorse idriche) si è realizzata una sovrapposizione e sintesi dei dati finalizzata all'individuazione dei punti di forza e delle criticità. Questo ha permesso di giungere all'elaborazione di linee guida per lo sviluppo del territorio e più concretamente di un catalogo di interventi condiviso, distinto per ambito e grado di priorità. In tutto il processo, dalla presa di coscienza dei punti di forza e di debolezza del territorio, fino alla definizione ed approvazione delle linee guida e del catalogo degli interventi, ha svolto un ruolo fondamentale la partecipazione di tutti i portatori di interesse.

Via ai lavori nella zona artigianale di Dobbiaco

Nello spirito del progetto "RienzAct" assume pertanto ora particolare importanza l'inizio dei lavori di sistemazione che da qualche giorno sono iniziati sulla Rienza nella zona artigianale di Dobbiaco in quanto rappresentano la concretizzazione del primo degli interventi individuati nell'ambito del catalogo delle misure. Le recenti alluvioni che hanno colpito la Val Pusteria, in particolare quelle dell'estate 2017, hanno evidenziato in questo tratto le problematiche idrauliche della Rienza. Le esondazioni dei torrenti laterali della Rienza a valle del lago di Dobbiaco hanno provocato infatti il trasporto a valle di enormi quantità di sedimenti. Nel tratto in questione, il deposito aveva infatti causato nell'agosto del 2017 un forte innalzamento del livello della Rienza portando all'evacuazione di alcune abitazioni site in orografica destra a monte del ponte della zona artigianale. Il progetto, finanziato con fondi statali, prevede la realizzazione di difese di sponda in orografica destra per complessivi 350 metri a partire dall'areale della ditta Pellegrini e procedendo fino al ponte della zona artigianale. In particolare, si prevede a sud la realizzazione di un setto verticale in calcestruzzo: la realizzazione sul lato Rienza di una massicciata in massi ciclopici a secco con scarsa pendenza ed il successivo suo ricoprimento con materiale ghiaioso-ciottoloso, renderà visibile solamente la parte superiore ovvero il rialzo previsto tra 0,70 e 1 metro. Nel tratto più a nord, ovvero in corrispondenza delle abitazioni, è previsto il rialzo della sponda attraverso la realizzazione di un muro in calcestruzzo, su una scogliera in massi ciclopici, con ricoprimento in sassi a vista su entrambi i lati.

Ridotto l'impatto sul biotopo

Poiché gran parte del tratto di intervento confina direttamente con il biotopo Peagnaue, l'intervento si presenta particolarmente delicato. Per queste ragioni i lavori vengono realizzati in stretta collaborazione tra la DL e l'Ufficio Natura adottando scelte cantieristiche finalizzate a ridurre per quanto possibile gli effetti negativi dovuti inevitabilmente alla presenza del cantiere. L'obbiettivo comune è quello di restituire a conclusione dei lavori un'area non solo sicura dal punto di vista idraulico ma anche riqualificata dal punto di visto ecologico. Per tale ragione, anche in applicazione dei principi che fondamentali di "RienzAct", verrà prestata particolare cura nella modellazione naturaliforme delle sponde e nella successiva piantumazione di specie vegetali adatte al sito. Sempre in accordo con l'ufficio Natura, è prevista la realizzazione di alcuni interventi di sgombero all'interno del biotopo così come un intervento di sgombero più consistente a monte del ponte per aumentare la sezione di deflusso. Gli interventi progettati e diretti da Caterina Ghiraldo dell'ufficio Bacini montani est dell'agenzia per la protezione civile, e realizzati dalla squadra del capoperaio Armin Oberarzbacher, si concluderanno alla fine del mese di maggio.

Informazioni dettagliate sul progetto si trovano alla pagina web della Provincia dedicata al progetto RienzAct.

ASP/mac/sf

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