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Cantiere Sudtirolo, dai cronisti mostra su trasformazione territoriale

Sarà inaugurata il 1° ottobre in sei località la mostra  "Cantiere Sudtirolo" dei cronisti altoatesini sulla trasformazione del paesaggio naturale e culturale in Alto Adige.

Il paesaggio naturale e culturale in Alto Adige ha subíto profonde modifiche negli ultimi decenni, sia per il cambiamento nei modelli di vita, che per i cambiamenti climatici. Questo trend è stato determinato dallo sviluppo economico e demografico, dall'innovazione tecnica, edilizia e agricola, e dal diffuso benessere.

 “Lo documentano anche le registrazioni scritte e visive realizzate dai cronisti e dalle croniste, afferma Rita Thaler Wieser, responsabile dei cronisti a livello provinciale. Le modifiche che segnano il territorio altoatesino e che tracciano lo sviluppo degli insediamenti sono il tema della mostra “Cantiere Sudtirolo Area insediabile - senza confini? 30 + 1 anni di lavoro di cronaca in Sudtirolo”, con la quale i cronisti hanno voluto illustrare lo sviluppo insediativo degli ultimi cento anni in tutti i suoi aspetti positivi, ma anche nei suoi lati problematici, con l’obiettivo di sensibilizzare verso un approccio più responsabile e partecipato per lo sviluppo territoriale che limiti la cementificazione.  

“Il raffronto fra registrazioni meno recenti testimonia come i paesi e le città dal periodo intermedio fra le due guerre mondiali, a partire dagli anni Sessanta, siano in costante crescita con una forte pressione insediativa”, sottolinea Margot Pizzini, responsabile per i cronisti presso l’Archivio provinciale.

La mostra verrà inaugurata in contemporanea in sei differenti località il 1° ottobre 2021 alle ore 18. Luoghi espositivi sono: l’Accademia Cusanus a Bressanone, la Biblioteca civica a Brunico, la galleria del Municipio a Vipiteno, il Cortile interno del Municipio a Lagundo, l Biblioteca a Rifiano, la Bilioteca centrale a Castel Silandro a Silandro, la Casa delle associazioni a Curon Venosta, la Chiesa di S.Marco a Lasa, Foto Furlan a Egna, le Biblioteche pubbliche a Santa Valburga e San Nicolò in val d’Ultimo, il foyer del Municipio a San Pancrazio e il Cafe Milchbar a Sarentino.




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ASP/red/sa