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Ricorso del Garante contro il Corona-Pass, la Provincia resiste

La Giunta ha deliberato di sollevare il conflitto di attribuzione innanzi alla Consulta. L’esecutivo ha anche preso atto della rinuncia del Governo al ricorso contro bilancio e legge di stabilità.

La Provincia di Bolzano proporrà ricorso per conflitto di attribuzione innanzi alla Corte Costituzionale contro i provvedimenti con cui nel giugno e nel luglio scorsi  l’Autorità per la protezione dei dati personali aveva contestato l’introduzione e le modalità di utilizzo del Corona-Pass in Alto Adige. Oggi (10 agosto) la Giunta provinciale ha infatti stabilito di sollevare il tema innanzi alla Consulta, ritenendo che le pronunce del Garante ledano la sfera delle competenze della Provincia Autonoma. La Provincia impugna il provvedimento del Garante non in relazione a quanto l’Autorità ha affermato sul trattamento dei dati personali, bensì laddove il Garante si spinge oltre, mettendo in discussione la competenza provinciale tout court a intervenire con misure anti Covid.  

 “Siamo convinti che questa autorità in questo caso non sia competente" ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher nel corso della conferenza stampa odierna a margine della Giunta provinciale. Secondo l'esecutivo, i provvedimenti del Garante sono lesivi delle competenze dell'Alto Adige tutelate dalla Costituzione. "Non possiamo permettere che in futuro altre autorità minaccino la nostra Autonomia attraverso i loro provvedimenti. Ecco perché abbiamo deciso di resistere in giudizio" ha rimarcato Kompatscher. Si tratta di un ricorso dal valore simbolico, dal momento che il Corona-Pass è stato comunque archiviato nella prassi dal certificato verde europeo. Il valore del ricorso risiede tuttavia nel suo potere di chiarire anche in sede di giustizia amministrativa che la Provincia ha agito in piena legittimità, in forza delle competenze che l’Autonomia le conferisce.

Sempre nella seduta di oggi la Giunta provinciale ha accettato la rinuncia del Governo a sollevare innanzi alla Corte Costituzionale la questione di legittimità rispetto alla Legge di stabilità provinciale per l’anno 2021 e al Bilancio di previsione della Provincia 2021-23. Dopo uno stretto dialogo con Roma e la rielaborazione di alcuni passaggi sono venute infatti a cadere le motivazioni di impugnazione, ha aggiunto Kompatscher.


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ASP/sf