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Giunta provinciale: ferrovia Val Pusteria dovrebbe essere potenziata

La ferrovia della Val Pusteria dovrebbe divenire a due binari su un terzo della tratta. Ok della Giunta provinciale alla proposta dell’assessore Alfreider. Sarà predisposto uno studio di fattibilità.

Su alcuni tratti la ferrovia della Val Pusteria diverrà a due binari. Il progetto di potenziamento della ferrovia della Val Pusteria ha ottenuto l’approvazione sostanziale della Giunta provinciale che oggi (28 settembre) ne ha discusso su invito dell’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider. L’infrastruttura è di proprietà della Rete ferroviaria italiana RFI che la gestisce. Nell’ambito del Green Deals e del Piano nazionale di ripresa e resilienza PNRR il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, assieme all’assessore Alfreider si impegnano presso gli uffici governativi affinché parte dei fondi previsti vengano investiti nelle infrastrutture ferroviarie regionali in Alto Adige.

Ogni ora un ulteriore treno espresso regionale e collegamenti

“In tal modo sarà possibile mettere a disposizione dei passeggeri un treno espresso regionale aggiuntivo ogni ora da Bolzano verso la Val Pusteria e offrire sia a Bressanone che a Bolzano e San Candido ulteriori collegamenti”, così riassume l’assessore Alfreider i vantaggi del raddoppio. Sarà una strada lunga: se si compiono ora i primi passi per questo progetto, potrà essere concretizzato al più presto nel 2032. “Ampliare i collegamenti con il treno rientra negli obiettivi del management della mobilità della Provincia che punta alla mobilità sostenibile, e a collegare tutte le località alla rete di trasporto pubblico al fine di garantire qualità e prospettive di vita”, fa presente l’assessore.

In un’ora da Bolzano a Brunico

Attualmente, il transito sulla linea ferroviaria della Val Pusteria avviene su un binario unico. Con il parziale raddoppio sarà possibile immettere ogni ora un treno espresso regionale aggiuntivo da Bolzano verso la Val Pusteria. Nell’ambito del Gruppo di lavoro RFI-Provincia-Strutture trasporto Alto Adige STA è già stato a tal fine simulato un nuovo modello di orario, verificato da RFI. Il tempo di percorrenza tra Bolzano e Brunico sarà di un’ora, e di un’ulteriore mezz’ora fino a San Candido. Sia a Bressanone e Bolzano, che a San Candido in direzione Lienz potrebbero essere offerti dei buoni collegamenti di prosecuzione. Questi treni espressi potrebbero fermarsi solo in poche località, e di preciso (da Bressanone) Rio di Pusteria, Brunico, Valdaora e San Candido. I treni regionali invece continueranno a fermarsi in tutte le stazioni.

Raddoppio binari per un terzo della linea

Il raddoppio dei binari, come spiega l’assessore Alfreider, è previsto su un percorso di circa 22 km sui 72 km complessivi della linea ferroviaria in territorio altoatesino. Le tratte interessate dal raddoppio della linea sono quelle di Rio Pusteria-Vandoies, poco prima di Chienes fino a Brunico, attorno a Perca, da Monguelfo fino al bivio di Braies, e tra Dobbiaco e San Candido. La Giunta Provinciale ha dato il benestare alla proposta e incaricato la Ripartizione Mobilità di chiedere presso RFI la prosecuzione con urgenza del progetto. La società Rete ferroviaria italiana RFI redigerà uno studio di fattibilità e a seguito lo inserirà nel Contratto di programma Stato-RFI.

Interventi su ferrovia Venosta e Bolzano-Merano

In Val Venosta proseguono anche gli interventi di elettrificazione, avviati nel 2016, sulla linea ferroviaria, dove il treno è divenuto un mezzo di trasporto ormai imprescindibile. A breve partiranno i lavori sulla tratta Merano-Tel e nel 2022 sull’intera linea Merano-Bolzano, fa presente il direttore della Ripartizione mobilità, Martin Vallazza.
Il primo treno potrebbe transitare sulla linea elettrificata in Val Venosta nel 2023. Anche la linea ferroviaria Merano-Bolzano dovrebbe essere sdoppiata su due binari al fine di far transitare più treni e ridurre i tempi di percorrenza. “In questo caso abbiamo già compiuto più passi rispetto alla Val Pusteria, visto che è in corso la progettazione a cura della società Rete ferroviaria italiana RFI”, afferma l’assessore Alfreider che fa presente come la Provincia, la società Strutture Trasporto Alto Adige STA e RFI siano costantemente in contatto.


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ASP/san/sa