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Tutela uccelli che nidificano nei prati: adeguati i contributi

La Giunta ha deciso oggi (24 gennaio) di mantenere i contributi per la protezione degli uccelli che nidificano nei prati, adeguando i criteri alla nuova PAC - domande fino al 28 aprile 2023.

La nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC), entrata in vigore il primo gennaio per un periodo di 5 anni, prevede una serie di riforme politiche per sostenere la transizione verso un'agricoltura e una silvicoltura sostenibili nell'Unione europea. “Le attività degli agricoltori per la protezione dell'ambiente e del clima saranno ancora più importanti in futuro, ed è per questo che i criteri per le sovvenzioni per la protezione degli uccelli che nidificano nei prati dovevano essere adattati ai requisiti dell'UE", spiega Arnold Schuler, assessore provinciale all'Agricoltura.

Alla Muta di Malles l'habitat ideale per questi uccelli

La Muta di Malles, tra Glorenza e San Valentino, offre l'habitat ideale per gli uccelli che nidificano nei prati e per altre specie di volatili. Il presupposto per preservare l'habitat di queste specie di uccelli è quello di non falciare troppo presto le aree di prato interessate. Nel 2021, la Giunta provinciale ha, quindi, adottato per la prima volta delle linee guida per la concessione di un premio di superficie per compensare lo svantaggio foraggero dei prati, causato dalla data di sfalcio più tardiva.

Anche con la nuova PAC, i sussidi continueranno: con la decisione di oggi alcune sezioni delle linee guida sono state adattate alle nuove normative. Queste le condizioni che sono state decise: i beneficiari sono microimprese attive nella produzione agricola primaria, che coltivano il tipo di coltura "prato", comprese le sue sottocategorie, nell'area del progetto sulla Muta di Malles.

L'area interessata, con un'estensione totale di circa 1.500 ettari, è suddivisa in tre sottozone; di conseguenza, la data di sfalcio più precoce possibile è scaglionata tra la fine di giugno e l'inizio di luglio. I contributi vengono ora erogati solo per le superfici coltivate che partecipano al progetto "prato permanente" o "produzione biologica" nell'ambito degli obblighi di gestione ambientale, climatica e di altro tipo del Piano strategico nazionale della Politica Agricola Comunitaria PAC. Inoltre, il terreno interessato non deve essere livellato o drenato.

Domande di contributo entro il 28 aprile

"Il contributo viene concesso sotto forma di premio di superficie e ammonta a 600 euro per ettaro, con un minimo di 200 euro per domanda", informa l'assessore provinciale. La domanda deve essere presentata sull'apposito modulo all'Ufficio zootecnico dell'Assessorato provinciale all'Agricoltura entro 28 aprile. Sono escluse dagli aiuti individuali le imprese che si trovano in difficoltà secondo il regolamento UE o che non hanno rispettato un ordine di recupero basato su una precedente decisione della Commissione europea che stabilisce l'inammissibilità di un aiuto e la sua incompatibilità con il mercato interno.


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ASP/np/uli/sc