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Istituto Walther: l’Intelligenza Artificiale (IA) entra a scuola

Progetto innovativo all’Istituto Walther. Ideato un percorso rivolto agli studenti di creazione d’impresa, comunicazione e business con l’utilizzo di strumenti d’Intelligenza Artificiale (IA).

Studenti dell'Istituto Walther durante una lezione dedicata all'Intelligenza Artificiale

L’impresa va insegnata, anche l’Intelligenza Artificiale (IA). Per questo l’Istituto paritario Walther di Bolzano con il sostegno della Direzione istruzione e formazione italiana, ha deciso di proporre agli studenti uno specifico progetto di formazione articolato in 5 punti: concezione dell’impresa, responsabilità sociale, marketing sui social media e gestione aziendale. Il tutto legato da strumenti di Intelligenza Artificiale, con una presentazione finale a conclusione, affinché il compito non rimanga solo teorico. Ogni studente sarà inserito in un gruppo per dare vita alla propria impresa. Ad accompagnare i ragazzi, non solo docenti ma veri e propri esperti dei settori coinvolti. Persone, insomma, che nelle imprese e nella comunicazione lavorano tutti i giorni.

“L’obiettivo è proprio permettere ai giovani di uscire da un mondo solo teorico per mettersi davvero al confronto con tutte le sfaccettature di un’impresa autentica. Riteniamo che solo in questo modo si possa arrivare a competenze specifiche importanti”, afferma la coordinatrice del progetto Roberta Rodà.

Intelligenza Artificiale

Particolarmente interessante è l’inserimento nel progetto di ampie attività realizzate con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale. Dai feedback dei clienti alle simulazioni di mercato passando per le analisi dei social media e la presentazione di notizie inerenti l’impresa. Per migliorare l’engagement e l’apprendimento degli studenti sono state aggiunte nel percorso anche delle logiche di gamification (adozione di dinamiche da gioco in contesti che non sono prettamente ludici). Quindi badge, premi, progressioni di livello, sfide, missioni, storie e ruoli. Proprio l’Intelligenza Artificiale sarà il banco di prova più difficile. Occorre ricreare un mondo virtuale capace di rispondere a certe sollecitazioni in modo realistico. Un modo per testare l’impresa nella sua concretezza. 

Uno dei primi compiti che avranno i partecipanti al corso dal punto di vista della comunicazione sarà la creazione di una brand identity, i valori chiave del marchio che andranno a commercializzare. Una vota stabilito il prodotto dovranno decidere le strategie di marketing per arrivare al proprio target di riferimento scegliendo canali e messaggi adeguati. Da qui, la creazione dei propri canali sui social media, la scelta del tone of voice, l’analisi dei dati e dei concorrenti oltre, chiaramente, le promozioni specifiche che puntano sulla comunicazione. Saranno questi ragazzi a fare l’impresa del domani ed è importante che conoscano subito le difficoltà reali. I social devono aiutarli a vendere ma anche a delineare una loro immagine specifica, della propria azienda e della propria persona.

Idea dei docenti

Nello specifico sono stati realizzati 4 gruppi da 5 studenti delle classi terze, quarte e quinte per un totale di 4 aziende simulate. Un progetto che è andato a sommarsi alle ore di lezione senza intaccare il piano curricolare. La presentazione finale sarà tra maggio e giugno al termine delle attività.

“L'aspetto più interessante di questo progetto è che nasce da una proposta diretta dei docenti. Sono stati loro a voler proporre e approfondire l’Intelligenza Artificiale e l’impresa come colonne formative importanti. Ovviamente trovano tutto il nostro sostegno perché la scuola deve saper cogliere e declinare le nuove sfide della modernità, dell’innovazione e del digitale”, afferma il sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta.

LC

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