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Il Castello di San Michele presso San Lorenzo di Sebato

Archivio fotografico Mario e Benjamin Geat, n. 1008

Il Castello di San Michele (in tedesco Michelsburg o, più correttamente, St. Michaelsburg) fu costruito come feudo dei vescovi di Bressanone nel tardo XII secolo, probabilmente dai conti di Andechs. Dopo la loro deposizione, nel 1210 fu ceduto ai conti del Tirolo e infine ai conti di Tirolo-Gorizia. Dal XIII secolo il castello era anche sede dell’omonimo giudizio, la cui gestione fu inizialmente affidata a persone di condizione servile (cosiddetti ministeriali); dal XIV secolo in poi l’amministrazione del castello e del tribunale fu affidata ai suoi stessi guardiani, che a loro volta nominavano i giudici o svolgevano in prima persona il ruolo di capitano del castello e di giudice. Nel 1500 l’eredità dei conti di Gorizia passò per successione agli Asburgo e fu unita territorialmente alla Contea del Tirolo. Pochi anni dopo, tuttavia, Massimiliano I diede in pegno al vescovo di Bressanone i castelli di San Michele, Schöneck, di Villa Ottone e Heinfels in cambio di 24.000 fiorini. Ben presto vi furono nuovi cambiamenti: il castello e il giudizio territoriale di Michelsburg, che all’epoca aveva già la propria sede presso un palazzo di giustizia a S. Lorenzo, subirono nei secoli XVI e XVII numerosi passaggi di proprietà; per periodi il castello tornò sotto l’egida del principe territoriale, dato in feudo a diverse famiglie nobiliari, per qualche tempo fu anche utilizzato dall’istituto religioso femminile di Hall, ricadde quindi sotto la proprietà nel monastero di Bressanone e tornò infine al principe territoriale del Tirolo. Nel 1678 il castello e il giudizio furono ceduti in pegno ai baroni di Künigl e nel 1810 i giudizi di Michelsburg (Castello S. Michele), Schöneck, Brunico e Sonnenburg (Castel Badia) furono uniti sotto il dominio bavarese per formare il giudizio territoriale di Brunico. Ritornato sotto il dominio asburgico, i diritti feudali dei conti Künigl furono definitivamente riscattati nel 1827, il giudizio entrò a far parte dell’amministrazione statale e fu inserito permanentemente nel giudizio territoriale di Brunico, mentre il castello, sostanzialmente privo di funzioni, divenne proprietà dei Künigl, che lo vendettero definitivamente nel 1969. All’inizio del XX secolo, il Castello di San Michele, qui in una fotografia di Mario Geat del 1941, era già fortemente segnato dal degrado e alcune sue parti erano crollate. Solo negli anni Sessanta sono state avviate le prime misure di messa in sicurezza, seguite negli anni Novanta da ampi interventi di restauro da parte dell’attuale proprietario, che hanno conferito al castello il suo antico e imponente splendore.

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