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La costruzione della ferrovia della Val di Fiemme

Strutture Trasporto Alto Adige SPA, n. 375

Piano di costruzione per una galleria della ferrovia della Val di Fiemme (1917)

Dopo che per decenni le città di Bolzano e Trento si erano contrapposte per la realizzazione di una ferrovia a scartamento ridotto in Val di Fiemme e che la preferenza era stata accordata in definitiva alla variante bolzanina con l’asse Ora-Passo San Lugano-Predazzo, nell’anno di guerra 1916 fu dato il via ai lavori di costruzione, considerando anche che in Val di Fiemme passava un’importante linea di rifornimento per il fronte dolomitico.
Per la ferrovia a scartamento ridotto era previsto un tracciato di 50,5 chilometri che doveva servire per il trasporto delle truppe e dei loro rifornimenti, restando attivo anche in tempo di pace per il traffico delle merci e lo spostamento di legname. Per la realizzazione dei binari si fece massicciamente ricorso alla mano d’opera prestata da prigionieri russi, molti dei quali perirono a causa delle terribili condizioni di lavoro. I ritardi nei lavori della ferrovia furono dovuti soprattutto alla scarsità dei materiali da costruzione disponibili in tempo di guerra e alle difficoltà del tracciato, che prevedeva una grandissima differenza altimetrica (Ora giace a 224 metri sul livello del mare, il Passo di San Lugano a 1097). A Predazzo doveva sorgere la più grande stazione ferroviaria a scartamento ridotto della monarchia.
I tratti da Ora–Montagna fino a Castello di Fiemme e Cavalese furono inaugurati nel giugno 1917 alla presenza dell’imperatore Carlo I. Il tratto Cavalese–Predazzo fu messo in funzione provvisoriamente nel febbraio 1918. Dopo la fine della prima guerra mondiale la gestione della ferrovia della Val di Fiemme fu assunta dalle Ferrovie dello Stato italiane, le quali la rimisero in funzione a partire dal 1919. Nel 1928 la ferrovia fu elettrificata, si ridussero così considerevolmente i tempi di percorrenza. Nel secondo dopoguerra si registrò una crescita importante del turismo e la ferrovia della Val di Fiemme visse anni di pieno utilizzo. Il potenziamento della rete stradale divenne tuttavia rapidamente percettibile: il traffico automobilistico in aumento divenne ben presto un concorrente alla ferrovia, che a causa dei suoi costi fu definitivamente dismessa il 10 gennaio 1963.

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