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Dagli istituti per la tutela dei bambini alle scuole materne provinciali

I primi cosiddetti istituti per la tutela della prima infanzia vengono fondati dalla borghesia nel XIX secolo. Nel periodo tra le due guerre anche gli asili furono messi al servizio del regime fascista e utilizzati per veicolare la sua ideologia. Nel 1976, grazie alle competenze sancite all’interno dello Statuto, la Provincia di Bolzano legifera per la prima volta in questo campo. Da allora esistono scuole materne provinciali pubbliche.

L’inaugurazione della scuola materna di Settequerce ad opera di Silvius Magnago, 1974. ApBz, raccolta Silvius Magnago, archivio fotografico, n. 1753.

La prima ondata di istituti per la tutela della prima infanzia in Europa
Le prime istituzioni dedicate alla cura e all’educazione dei bambini sorsero in risposta agli sconvolgimenti socioeconomici e demografici che accompagnarono la rivoluzione industriale. L’aumento della popolazione nelle città e l’occupazione femminile determinarono maggior trascuratezza nella cura della prima infanzia, soprattutto nella nuova classe operaia.

Istituti per la tutela della prima infanzia e scuole materne
I primi rimedi furono messi in atto grazie alle donne della borghesia, nuovo ceto sociale in rapida ascesa; in concreto, furono donne d’estrazione borghese a fondare, finanziare e amministrare strutture destinate alla prima infanzia. Inizialmente, lo Stato e la Chiesa ebbero un ruolo solo marginale. Mentre gli istituti per la tutela della prima infanzia si concentravano sull’educazione morale e religiosa, le scuole materne cercavano invece di trasmettere i primi contenuti d’apprendimento in modo ludico, secondo gli insegnamenti di Friedrich Fröbel. Uno dei primi a essere fondato in Tirolo fu nel 1847 l’Istituto bolzanino per la tutela del fanciullo.

Lo sviluppo tra le due guerre
L’”Opera Nazionale di Assistenza all’Italia Redenta” (O.N.A.I.R.) iniziò a gestire le scuole materne in lingua italiana già nel 1924 e dal 1926 anche quelle in lingua tedesca. Questa fase fu caratterizzata da controversie legali tra l’O.N.A.I.R. e i responsabili risp. la direzione delle scuole materne e anche l’educazione dei bambini dovette progressivamente venir orientata secondo i dettami del regime fascista.

“Federazione asili infantili” e “Landesverein für Südtiroler Kindergärten”
Ulteriori pietre miliari nella storia delle scuole materne in Provincia di Bolzano furono l’istituzione della “Federazione asili infantili” nel 1955, alla quale fino al 1980/81 aderivano 11 scuole materne, e del L.S.K., fondato nel 1957 da 37 insegnanti di scuola materna di madrelingua tedesca e ladina. In mancanza di una base giuridica, queste associazioni si impegnarono a supervisionare e coordinare le scuole affiliate, a fornire supporto morale, legale, didattico, educativo, finanziario e sanitario agli asili e a rappresentare le scuole materne e i/le loro insegnanti nei confronti delle autorità.

Legge statale del 1968
Dal 1948 alla Provincia di Bolzano fu attribuita la potestà legislativa in materia di scuole materne. Nel 1968 con l’adozione della legge statale n. 444 per la prima volta fu disciplinato l’ambito delle scuole materne per l’intero territorio nazionale, comprese quindi le Provincie di Bolzano e di Trento. Ciò violava, tuttavia, lo Statuto d’autonomia, motivo per il quale la Corte Costituzionale dichiarò l’incostituzionalità della suddetta legge statale nel territorio della Regione Trentino-Alto Adige.

Aiuti economici dall’estero
Particolare menzione merita inoltre l’assistenza finanziaria fornita da Germania e Austria, grazie alla quale furono realizzate, tra le altre, anche varie scuole materne. Furono i comuni gemellati o le iniziative come “Stille Hilfe für Südtirol” e “Kulturwerk für Südtirol” a svolgere un’importante opera di ricostruzione nel settore della scuola dell’infanzia.

L’ordinamento provinciale delle scuole materne - scuole per l’infanzia
Con la legge provinciale n. 36 del 17 agosto 1976 la Provincia autonoma di Bolzano legiferò per la prima volta nell’ambito delle scuole materne. Nel 1977 la gran parte del personale passò alle dipendenze della Provincia. Da allora in Alto Adige esistono le cosiddette “scuole materne provinciali” accanto a poche scuole dell’infanzia private parificate. Anche i comuni continuarono a svolgere un ruolo importante, essendo responsabili della gestione delle scuole materne. La legge, in forze fino al 2008, regolava non soltanto lo stato giuridico, l’organizzazione e il patrocinio legale, ma permise anche di concorrere alla definizione dei contenuti della missione educativa prescolastica all’interno degli organi collegiali delle scuole materne.

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