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Una panchina rossa al Liceo Carducci di Bolzano

"La scuola è luogo di comprensione e di consapevolezza, di educazione alla solidarietà e alla non violenza"

È stata inaugurata oggi la sesta panchina rossa nella città di Bolzano, presso il liceo Carducci. “Abbiamo sentito l’esigenza di dare un segnale concreto, ben visibile a tutti, a seguito del lavoro svolto nell’ambito delle attività di Educazione civica incentrate sui diritti civili e le differenze di genere, sulla prevenzione della violenza di genere e sugli stereotipi culturali spesso alla base dei comportamenti prevaricanti” racconta la dirigente del liceo, Cristina Crepaldi. “L’aver seguito progetti come “Com’eri vestita?” e il susseguirsi di inaccettabili episodi di cronaca sono stati determinanti nella decisione: la scuola, infatti, è per vocazione il luogo della comprensione e della consapevolezza, della educazione alla solidarietà e alla non violenza” prosegue la referente del progetto, professoressa Mengarda.

La panchina rossa è stata tinteggiata e posizionata da ragazze e ragazzi, che hanno anche predisposto testi appropriati e realizzato un video, con il sostegno di docenti e personale ausiliario. “Il loro attivo coinvolgimento è un successo formativo importante e prelude a una società più pacifica e tollerante” precisa Crepaldi che sottolinea anche la collaborazione stretta con Chiara Rabini, assessora alla Cultura, all'Ambiente, alle Politiche d'integrazione e alle Pari Opportunità del Comune di Bolzano, con Stefano Santoro, direttore dell’Ufficio Famiglia, Donna, Gioventù e Promozione sociale e con la Giardineria comunale che ha fornito la panchina. “Questa rete che abbiamo costruito ci ha permesso di progettare uno spazio sociale che consentirà una cittadinanza autentica e non solo formale”.

Durante l’inaugurazione di questa mattina, 8 marzo è stato dato ampio spazio alle testimonianze, come il video "Ti amo da morirNe" scritto, diretto e interpretato da Mena Vasellino che racconta un episodio di violenza domestica, o l’intervento di Greta Marcolongo, artista locale attiva nella sensibilizzazione sul tema della dignità femminile e della violenza di genere, ma anche al dibattito, con l’intervento della dott.ssa Steiner dell'Associazione GEA Centro Antiviolenza, dedicato al fenomeno della violenza di genere.

LB