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Invalsi 2023: dati in miglioramento per la scuola italiana altoatesina
L’istituto nazionale Invalsi ha pubblicato oggi il rapporto relativo alle prove del 2023. La scuola italiana dell'Alto Adige eccellenza in Italia per la lingua inglese. Molto bene la matematica.
Ogni anno, nella prima metà di luglio, l'Istituto Invalsi presenta i dati principali delle rilevazioni effettuate in primavera. Dopo alcuni anni di soluzioni straordinarie dovute alla pandemia, nell'anno scolastico 2022/23 è tornato in pieno vigore quanto previsto dalla normativa nazionale. Le prove Invalsi si sono quindi svolte regolarmente e sono tornate ad essere requisito di ammissione all’esame di Stato sia al termine del primo ciclo d’istruzione (scuola media) che, per la prima volta, del secondo ciclo (scuole superiori). In totale sono stati sottoposti ad indagine circa 6.000 studenti e studentesse, mentre gli osservatori che hanno affiancato i docenti delle scuole nella somministrazione delle prove sono stati una ventina.
Scuola primaria: i migliori d’Italia in inglese
I risultati delle rilevazioni effettuate al secondo anno della scuola primaria, sia in italiano che in matematica, sono al di sopra della media nazionale e in netto miglioramento rispetto agli anni scorsi. All’ultimo anno di scuola primaria la percentuale di allievi che raggiungono il livello base in italiano e in matematica è ancora sotto la media nazionale, sono però eccellenti i risultati d’inglese: nella comprensione sia della lettura che dell’ascolto risultano, infatti, i migliori d’Italia. “Il 93% degli studenti raggiunge il livello A1 nella prova di lettura, contro l’87% dell’Italia” spiega il sovrintendente Vincenzo Gullotta, “e nella prova di ascolto raggiunge l’A1 il 94% degli studenti, mentre in Italia è l’81%”.
Scuola media: eccellenti in inglese, bene in matematica
Per quanto concerne gli esiti delle prove Invalsi della scuola secondaria di primo grado (terza media), risultano ancora una volta eccellenti i risultati d’inglese, che sono tra i migliori d’Italia. L’87% degli allievi raggiunge, infatti, il livello A2 nella prova di lettura (in Italia l’80%) e l’82% lo raggiunge in quella di ascolto (in Italia il 65%). In matematica la scuola italiana rispecchia l’andamento nazionale, con il 56% degli allievi che raggiunge almeno il livello di adeguatezza, mentre nelle prove di italiano è il 55% degli allievi a raggiungere questo livello, con un leggero gap rispetto alla media nazionale.
Scuola superiore: inglese eccellente, bene la matematica
Le rilevazioni relative al secondo anno di scuola superiore indicano per la matematica esiti superiori alla media nazionale: raggiungono almeno il livello di adeguatezza il 60% degli allievi della scuola in lingua italiana (la media nazionale si attesta al 55%). Da segnalare anche l’indicazione di un ulteriore margine di miglioramento per i risultati d’italiano, di pochi punti sotto la media nazionale (raggiunge almeno il livello di adeguatezza il 58% degli allievi, contro il 63%).
Al termine della scuola superiore, si riscontrano risultati d’italiano sostanzialmente in linea con la media nazionale (il 50% degli allievi raggiunge il livello di adeguatezza, a fronte del 51% a livello nazionale) e ottimi risultati in matematica: il 56% degli studenti raggiunge il livello di adeguatezza, mentre a livello nazionale è solo il 50% degli studenti a raggiungerlo. Sempre eccellenti i risultati d’inglese. Il 67% degli studenti raggiunge il B2 nella prova di lettura (in Italia il 54%) e il 65% in quella di ascolto (in Italia il 41%).
Una scuola inclusiva
Anche nel 2023 è stato misurato il numero degli studenti che terminano la scuola secondaria di secondo grado in condizioni di forte fragilità, ossia con risultati molto bassi in tutte le discipline testate. Ancora una volta la scuola in lingua italiana si rivela tra le più inclusive, poiché evidenzia una percentuale molto bassa di allievi di questa tipologia, pari al 2,2%, contro una media nazionale dell’8,7%.
Le dichiarazioni
“Come ormai di consueto, le allieve e gli allievi della scuola in lingua italiana della nostra provincia hanno partecipato alle prove Invalsi con grande impegno e serietà, confermandosi ancora una volta tra le aree del Paese con più alta partecipazione alle rilevazioni” commenta infatti Giuliano Vettorato, assessore alla scuola italiana, che prosegue: “La scuola italiana ha raggiunto i più alti tassi di copertura, sia del campione sia della popolazione ed è stato uno dei territori in cui le prove si sono svolte con maggiore regolarità e senza particolari problemi organizzativi". Dal canto suo il sovrintendente Vincenzo Gullotta afferma: “I dati Invalsi di quest’anno ci restituiscono la fotografia di una scuola che sta progredendo: i risultati di matematica e d'inglese dimostrano il grande lavoro che stiamo facendo sia nell’area delle competenze logico-matematiche che in quella delle lingue. Dall’altra parte sappiamo bene che dobbiamo lavorare al miglioramento delle competenze degli studenti in italiano, pur notando, ancora una volta, che, al termine del percorso scolastico, i nostri studenti recuperano il gap e si attestano sulla media nazionale anche per questo ambito”.
“Questi risultati sono una soddisfazione per l'intero panorama della scuola in lingua italiana dell'Alto Adige e indicano che abbiamo formato persone competenti in tre lingue, italiano, tedesco e inglese, e anche in ambito logico-matematico”, concludono Gullotta e Vettorato. “Questo risultato è sicuramente merito del lavoro dei nostri docenti, come anche delle energie e dell’impegno che abbiamo profuso nel supportare le scuole con progetti ad hoc, come Effetto Scuola, che ha lo scopo di offrire materiali didattici innovativi e di sperimentarne l’efficacia”.
Anche il professor Giorgio Bolondi, docente della Libera Università di Bolzano e membro della cabina di regia “Effetto scuola”, dedicata all’utilizzo dei dati Invalsi per il miglioramento della didattica, sottolinea che "ogni azione di miglioramento nella scuola passa necessariamente attraverso gli insegnanti. È grazie al loro coinvolgimento attivo e all’impegno per tradurre nella pratica quotidiana quanto viene prodotto dalla ricerca, dalla riflessione di tutti gli attori del sistema e dai grandi progetti nazionali che possiamo offrire un sistema scolastico di buona qualità".
LC