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Collettore Framacia-Morin-Pieve: 765.000 euro per il risanamento

La Giunta ha dato il via libera allo stanziamento dai fondi di riserva per il risanamento dell’opera, danneggiata durante il devastante temporale che ha colpito l’Alto Adige lo scorso 5 agosto.

Nel pomeriggio del 5 agosto, un fronte temporalesco ha colpito l'area intorno a San Martino in Badia è in particolar modo e in un'ora sono caduti quasi 100 millimetri di precipitazioni per metro quadro. Questo ha comportato la più o meno totale distruzione del collettore principale Framacia – Morin – Pieve lungo il torrente Rio di Furcia a San Vigilio di Marebbe.

Oggi (27 settembre) la Giunta, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Giuliano Vettorato, ha stanziato 765.000 euro dai fondi di riserva che verranno utilizzati per il risanamento del collettore fognario. “Il rinnovo dell'opera, della lunghezza di 1.165 metri, era assolutamente necessario, visto che a questa canalizzazione sono collegate le località di Pieve, Curt, Costamesana, Plazores, Fordora e Frena, che interessano circa 800 abitanti”, sottolinea l’assessore Vettorato. Attualmente le acque reflue stanno confluendo con quelle non depurate nel Rio di Furcia. “Per questa ragione era importante garantire lo stanziamento dei fondi in tempi celeri”, dice Vettorato. Il rinnovo della rete fognaria dovrà essere costruito in parte vicino al letto del torrente o nell'argine del Rio di Furcia e messo in sicurezza, in modo tale che la rete fognaria possa resistere a futuri eventi meteorologici.

Ora, dopo lo stanziamento dei fondi in Giunta, si potrà ufficialmente procedere con il risanamento del collettore fognario.


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ASP/tl/uli