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Individuazione dei contratti collettivi di lavoro nazionali e territoriali più diffusamente applicati da indicare nei bandi di gara e negli inviti ai sensi dell’art. 11, cc. 1 e 2 del d.lgs. n. 36/2023 e art. 27 c. 4/bis della L.P. n. 16/2015
Il d.lgs. n. 36/2023 prevede che nei bandi e negli inviti le stazioni appaltanti e gli enti concedenti indichino il contratto collettivo applicabile al personale dipendente impiegato nell'appalto o nella concessione. Gli operatori economici possono indicare nella propria offerta anche il differente contratto collettivo da essi applicato, purché esso garantisca ai dipendenti le stesse tutele di quello indicato dalla stazione appaltante o dall’ente concedente.
Rispetto a tale disciplina, a livello provinciale è stata introdotta una semplificazione con l’inserimento dell’art. 27 comma 4/bis della L.P. n. 16/2015 e s.m.i. Con la modifica legislativa è stato previsto che venga richiesto al solo aggiudicatario di indicare il contratto collettivo nazionale e territoriale applicato al personale dipendente impiegato nell’appalto. Inoltre, è stato specificato che la stazione appaltante verifica il contratto collettivo indicato nonché i costi della manodopera solo prima della stipula del contratto.
Con riguardo all’obbligo di indicazione del contratto collettivo di lavoro di cui all’art. 11, cc. 1 e 2, d.lgs. 36/2023, si fornisce pertanto una prima nota corredata di una Tabella (in seguito T, suddivisa in 3 fogli) che ha come fine di fungere da strumento di primo orientamento e supporto per le Stazioni appaltanti della Provincia autonoma di Bolzano nell’individuazione dei contratti collettivi di lavoro più diffusamente applicati per singolo settore di attività.
SV