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NEWS MICROAFFIDAMENTI
I. Dal governo è arrivato il “no” alla proroga degli obblighi di digitalizzazione
Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno varato il maxiemendamento voluto dal Governo sul Decreto Milleproroghe. Nessuna deroga all’utilizzo delle piattaforme certificate per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro e pertanto nessun slittamento per gli obblighi di digitalizzazione nel cd Milleproroghe in conversione (qui testo a fronte con modifiche). Secondo i pareri del Dipartimento degli affari europei e del MIT, gli obblighi di digitalizzazione di tutto il ciclo di vita degli appalti, scattati lo scorso 1° gennaio, sono ricompresi negli obiettivi previsti dal PNRR e risultano già comunicati alla Commissione europea quale obiettivo conseguito.
II. Affidamenti diretti inferiori a 5.000 euro
Per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro, è stata prevista un’alternativa temporanea. Difatti, fino al 30 settembre 2024, è possibile acquisire il CIG, utilizzando l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma contratti pubblici (PCP), oltre alle piattaforme di approvvigionamento digitali certificate.
Ricordiamo che dal 1° gennaio 2024, non è più rilasciato lo SmartCIG.
Schede Anac:
Si fa presente, che in ogni caso qualora venga utilizzata l‘anzidetta alternativa per la richiesta del CIG, dovranno essere compilate direttamente nella PCP le schede individuate da ANAC, come la AD5 per l’affidamento e la CO2 al termine dell’esecuzione del contratto, che forniscono le informazioni necessarie per garantire la tracciabilità della procedura.
- La scheda AD5 richiede dati quali importo, descrizione dell’affidamento, oggetto principale del contratto, contratto collettivo nazionale richiesto all’aggiudicatario, categoria prevalente, localizzazione dell’affidamento e l’aggiudicatario.
- La CO2 richiede informazioni sulla data di inizio e fine esecuzione, nonché l’importo delle somme liquidate.
La piattaforma SICP non consentirà la compilazione delle anzidette Schede, per le quali è stato prelevato il CIG da applicativo PCP.
Spese giornaliere (spese minute):
Per le spese giornaliere inferiori a 1.500 euro, non è richiesto il CIG per la tracciabilità. Se tali spese sono qualificate come spese economiche, possono essere gestite dall’economo, utilizzando il fondo cassa, senza la necessità di utilizzare piattaforme certificate o l’interfaccia web.
La gestione delle spese economali, secondo giurisprudenza contabile ormai consolidata, costituisce una deroga rispetto al principio generale di necessaria programmazione degli acquisti, essendo, in linea di massima, dirette a fronteggiare esigenze impreviste inerenti alle attrezzature e al materiale di consumo occorrente per il corretto funzionamento della struttura amministrativa.
Le spese economiche devono essere dettagliatamente elencate in un regolamento interno delle stazioni appaltanti, riguardanti beni e servizi di non rilevante entità necessari per sopperire a esigenze impreviste e imprevedibili, relative agli scopi istituzionali dell’Ente.
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