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Bacini montani: lavori lungo il letto del fiume Rienza a Casteldarne

Completati gli interventi di rinaturalizzazione lungo il fiume Rienza a Casteldarne. Migliorate le condizioni per la flora e la fauna.

L‘Ufficio sistemazione bacini montani Est dell’Agenzia per la protezione civile ha ridisegnato nelle ultime settimane le aree arginali del fiume Rienza a Casteldarne (Foto: ASP/Luca Messina)

L'alveo del fiume Rienza, nei pressi di Casteldarne, nel passato si è notevolmente abbassato a causa della rimozione dei detriti e il collegamento con le aree  circostanti è stato gravemente limitato o in alcuni punti completamente interrotto.

L‘Ufficio sistemazione bacini montani Est dell’Agenzia per la protezione civile ha ridisegnato nelle ultime settimane le aree arginali di proprietà del demanio pubblico. "Abbiamo effettuato una serie di lavori per risistemare l’alveo del fiume” spiega il direttore dei lavori Michael Baumgartner. Inoltre, nell'area dell'argine è stata realizzata una linea di sponda curva con un terrapieno in leggera pendenza, sulla quale ora può svilupparsi un funzionale bosco alluvionale. Il lavoro è stato coordinato dal caposquadra Ignaz Hubert Brugger. Il monitoraggio ecologico del corso d’acqua è stato effettuato da Peter Hecher.

Il letto del fiume è più ampio 

A causa dell'allargamento in riva destra e sinistra orografica, la larghezza del fiume è stata notevolmente aumentata, sfruttando due terrazzamenti naturali, dando al fiume più spazio. L'appiattimento degli argini aumenta inoltre l'area di scambio con il corpo idrico sotterraneo e favorisce il processo di autopulizia e rinnovamento delle acque sotterranee. Ciò ha avuto un effetto complessivo positivo sul bilancio idrico.

La Rienza ora si mostra a Casteldarne con un rinnovato paesaggio fluviale che arricchisce notevolmente il paesaggio e il valore ricreativo locale. I lavori di rivitalizzazione proseguiranno in questo settore nel prossimo futuro. L'opera è finanziata dal fondo per la pesca.

ASP/mac/ic/fg

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