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 H O M E

Caso 1
Gutenberg e la stampa a caratteri mobili
Caso 2
La censura su Internet
Caso 3
I social network
Caso 4
L’opinione pubblica e la nascita dei giornali d’informazione
Tema n.1
Le tecnologie trasformano lentamente conoscenza e la cultura
Tema n.2
Il controllo  del potere sull'informazione
Tema n.3
I diritti individuali e la libertà


I mezzi tecnici influenzano la partecipazione e la democrazia 
Tema n.5
Le forme della socializzazione: come le persone interagiscono e si scambiamo le idee
Tema n.6
La resistenza all’innovazione



La nascita dell'opinione pubblica e la stampa come suo strumento fondamentale

La moda dei caffè e salotti letterari

 

Il termine di "opinione pubblica" comincia ad essere usato in varie lingue europee nella seconda metà del XVIII sec.  Si assiste alla nascita di uno spazio “pubblico” intermedio a quello della sfera “privata” e della sfera “governativa”. Vi è un crescente interesse per la vita pubblica, vi è la sensazione che un mutamento sia imminente e che esso non debba essere lasciato alle decisioni dei governi ma sia un problema che riguarda tutti. Non solo aumentano coloro che leggono e discutono, ma letture e discussioni si aggirano sempre più su temi politici. Ed è proprio quando l’operato del governo diventa di pubblico dominio che l’opinione pubblica si manifesta e acquista importanza. Essa nasce quindi come strumento di controllo del potere. La popolazione ha l’esigenza di conoscere le decisioni del governo, ha la capacità di elaborare suggerimenti e dibattiti che possano orientare le scelte di potere. In questo contesto la stampa diventa uno strumento fondamentale per rendere pubblico il lavoro svolto dal governo e per formare un’opinione condivisa. Non solo i libri però ma anche i giornali che possono essere letti più facilmente e da più persone.

Un solo dato può darne l’idea: in Francia prima dello scoppio della la Rivoluzione Francese esistevano 14 giornali politici, mentre in tre soli anni (dal luglio 1789 all’agosto 1792) ne nascono 1400.

Nell'Europa illuminista del Settecento, club di lettura e gruppi di discussione sorgevano un po’ dovunque. Questi gruppi che si abbonavano collettivamente a giornali, riviste e libri, si interessavano generalmente a tutti gli argomenti scientifici, letterari e filosofici. Nasce, dunque, la moda dei Caffè culturali cittadini e dei raffinati salotti letterari nelle case private dei nobili e delle grandi dame del tempo, dove trovavano spazio la discussione, la controversia e anche il pettegolezzo. La divulgazione del "nuovo sapere" contribuisce a rendere la cultura uno strumento di progresso per la società.


Punti di vista:


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