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Parte la campagna "Io ci sto!", un sorriso dietro la mascherina

Con 25 volti e 25 storie, gli ambasciatori della campagna "Io ci sto!" ci ricordano: se rispettiamo le regole torneremo a vedere quei sorrisi che oggi le mascherine nascondono.

I testimonial: l'event-manager Picarella, il capitano HCB Bernard e il presidente di EA Mussak (davanti da sx), insieme al presidente Kompatscher, all'assessore Widmann e la dottoressa Siller (dietro). (Foto: ASP/Fabio Brucculeri)

I sorrisi dietro la mascherina della campagna "Io ci sto!" sono diffusi da ieri (10 giugno) online e sui media locali. Obiettivo: dopo circa 4 mesi di emergenza da nuovo coronavirus, 25 testimonial reclutati da Provincia e Azienda Sanitaria condividono il loro approccio, fatto di prudenza e prevenzione quotidiana ma anche di un sorriso e di fiducia nel futuro. Un unico motto accomuna questi testimonial, per il resto così diversi fra loro: "Io ci sto! Per me. Per te. Per tutti". Fino all'inizio di luglio i testimonial accompagneranno la popolazione sui media cartacei e online, alla radio e alla televisione, sui social network, ma anche alle fermate degli autobus e sui cartelloni pubblicitari. Il messaggio agli altoatesini è chiaro: ognuno può fare la sua parte per evitare una seconda ondata e un secondo lockdown conseguente a nuovi focolai di coronavirus.

Le testimonianze di Bernard, Mussak e Picarella

Proprio in questo momento è importante, ricordano i testimonial, attenersi alle regole di prevenzione del contagio, ma per motivi che possono essere anche molto diversi fra loro, come hanno spiegato oggi (11 giugno) in una conferenza stampa a Palazzo Widmann cui hanno preso parte il presidente della Provincia Arno Kompatscher, l'assessore alla sanità Thomas Widmann e la direttrice tecnico-assistenziale dell'Azienda Sanitaria Marianne Siller. Così il capitano dell'HCB Alto Adige Alperia Anton Bernard ha spiegato: "Gli obiettivi si raggiungono con impegno, disciplina e costanza: nello sport e nella vita". Hannes Mussak, presidente di Economia Alto Adige, ha sottolineato seguire insieme questa strada sia indispensabile "perché così l'Alto Adige avrà un futuro migliore". Infine, l'event manager Michael Miki Picarella ha condiviso una riflessione sul futuro del suo settore: "Fiere ed eventi pubblici cambieranno radicalmente. Ma se ci atteniamo alle regole, possiamo guardare avanti con fiducia".

Kompatscher: "Fiducia nel futuro"

Lo stesso coraggio che anche il presidente altoatesino Kompatscher ha voluto trasmettere con decisione: "Lo stato di emergenza ha colpito duramente molte persone nella nostra provincia. Ma è proprio quando la speranza sembra perduta che abbiamo bisogno di fiducia". Così anche il motto #siriparte acquista con questa campagna un nuovo gesto simbolico, che rappresenta la fiducia nel futuro di tutti i testimonial: il pollice e l'indice allungati in una L davanti alla mascherina, un sorriso simbolico nascosto sotto la protezione di naso e bocca. "Se tutti insieme continueremo a rispettare le regole di igiene e prevenzione, il nostro vero sorriso tornerà presto di nuovo visibile a tutti" hanno detto Kompatscher e Widmann. "Gli sforzi del personale del settore sanitario non devono essere vanificati. L'igiene e la sicurezza devono continuare a essere al centro dell’attenzione. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti" ha sottolineato Siller.

Widmann: "Non possiamo permetterci un secondo lockdown"

L'assessore provinciale alla sanità Widmann ha aggiunto: "Non possiamo permetterci un secondo lockdown. Per questo è fondamentale la responsabilità personale di ciascuno. Grazie al buon sviluppo epidemiologico, la Giunta provinciale ha potuto aumentare ulteriormente la libertà di movimento e di lavoro approvando nella sua seduta dello scorso martedì 9 giugno nuove regole meno restrittive, ha detto Widmann. Ciò nonostante non è ancora il momento di abbassare la guardia. Le regole fondamentali di precauzione sono rimaste invariate: lavarsi spesso le mani e mantenere la distanza interpersonale. Questa è stata abbassata a un metro, ma al di sotto di questa distanza l'obbligo di utilizzare la protezione della bocca e del naso continua a valere. Kompatscher e Widmann hanno ringraziato i 25 testimonial: "Con le loro diversificate esperienze di vita e prospettive, parlano a una platea estremamente ampia, che raccoglie praticamente tutti i gruppi sociali: in questo modo il messaggio si rivolge potenzialmente a tutte le altoatesine e gli altoatesini".

La campagna è visibile sul canale Youtube della Provincia e sul sito web #AltoAdigesiriparte.

ASP/gst-san/sf

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