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Omnibus, le novità per Consigli e Giunte comprensoriali
Con la legge omnibus adeguata la rappresentanza della minoranza politica e quella di entrambi i generi, nuove regole per il numero degli assessori.
BOLZANO (USP). L’articolo 3 della legge omnibus approvata il 3 luglio dal Consiglio provinciale riguarda le Comunità comprensoriali e contiene alcune modifiche della legge provinciale 20 marzo 1991 n. 7, in particolare quella voluta dalla Giunta provinciale per garantire una maggiore rappresentatività dei Consigli comprensoriali. In sostanza, i Comuni che eleggono più di un rappresentante nel Consiglio comprensoriale devono eleggerli in proporzione a maggioranza e minoranza politica nel proprio Consiglio comunale, tenendo conto di tutti i rappresentanti che il Comune invia. È considerata minoranza politica quella parte del Consiglio comunale che non è rappresentata nella Giunta comunale, salvo diversa disposizione dello Statuto del Comune. In ogni caso, deve essere sempre garantito che almeno un componente del Consiglio comprensoriale appartenga alla minoranza politica.
Anche per il numero degli assessori comprensoriali, l’articolo 3 della legge omnibus (comma 3.) rimanda allo Statuto comunale, ma questi non possono essere superiori a tre per le Comunità comprensoriali fino a 26.000 abitanti, non superiori a cinque per le Comunità fino a 80.000 abitanti e non superiori a sette per le altre. Lo Statuto comunale può prevederne uno in più (comma 4.), ma con gli stessi costi (a tal fine vengono ridotte in ugual misura le indennità dei singoli assessori e assessore, fatta salva l’indennità spettante al vicepresidente).
I lavori del Consiglio provinciale hanno portato poi all’approvazione di una modifica che prevede che nel Consiglio comprensoriale vada garantita un’adeguata rappresentanza di entrambi i generi, che rispecchi il rapporto esistente nei Comuni che ne fanno parte.
“Con le modifiche approvate dal Consiglio provinciale è garantita una maggiore rappresentatività dei Consigli comprensoriali, sia in termini di partecipazione politica che sotto l’aspetto della presenza di rappresentanti di entrambi i generi”, commenta il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.
ASP/mdg