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Lo sciacallo dorato trovato a Castelrotto è stato avvelenato
Sono stati resi noti i risultati dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Vietato l'uso di esche avvelenate.
BOLZANO (USP). A luglio, a Castelrotto, era stato trovato un sciacallo dorato morto. L'autorità forestale aveva inviato la carcassa all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie a Padova per essere esaminata, riferisce il direttore della Ripartizione provinciale Servizio forestale, Günther Unterthiner: “Ora sono disponibili i risultati: si tratta di avvelenamento”.
A questo proposito si ricorda che è vietato disseminare esche avvelenate, che mettono in pericolo anche i bambini, i cani e altri animali.
Sciacallo dorato
Originario soprattutto dell'Asia e dell'Europa sud-orientale (Bulgaria, Romania, Balcani), lo sciacallo dorato (Canis aureus) è strettamente imparentato con il lupo. Gli sciacalli dorati prediligono le zone aperte e i paesaggi con scarsa presenza di neve. Lo sciacallo dorato è protetto nell'Unione Europea ai sensi dell'allegato V della “Direttiva Habitat”. Non è originario dell'Alto Adige, ma la sua presenza è documentata da oltre dieci anni.
ASP/mac/mdg