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Acciaierie Valbruna: Galateo incontra il ministro Urso a Roma
Si è tenuto a Roma il primo incontro sul futuro dello stabilimento bolzanino dell’impresa veneta. Il ministro Urso: “Approfondiremo gli estremi per l'applicazione della normativa golden power”.
ROMA (USP). “Il Mimit seguirà con la massima attenzione la vicenda, stimolando, con gli organi di Governo coinvolti, un approfondimento tecnico sulla possibilità di esercitare i poteri speciali a tutela degli interessi nazionali”. Lo ha ribadito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del primo incontro avvenuto il 16 settembre sul futuro dello stabilimento bolzanino delle Acciaierie Valbruna. Al tavolo convocato dal ministro Urso ha preso parte anche il vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano e assessore allo Sviluppo economico, Marco Galateo, oltre i rappresentanti dell’azienda, della Provincia autonoma di Bolzano, della Regione Veneto e delle organizzazioni sindacali.
L’incontro segue la pubblicazione, da parte della Provincia autonoma di Bolzano, del bando di gara pubblica per l’assegnazione dell’area industriale di via Volta – di proprietà dell’ente territoriale – dove ha sede lo stabilimento dell’azienda, la cui concessione trentennale è in scadenza. Durante il primo incontro sono stati analizzati gli sviluppi industriali dello stabilimento altoatesino di Acciaierie Valbruna, azienda attiva nella produzione di acciai speciali e superleghe per settori strategici civili e militari, con siti produttivi a Vicenza e Bolzano in cui operano oltre 1.700 dipendenti.
Durante il confronto la Provincia, rappresentata dal vicepresidente Marco Galateo, ha annunciato la notifica preventiva del bando ai sensi della normativa sul golden power. "Verificheremo, per quanto nelle nostre possibilità, che venga garantita la continuità produttiva del sito, affinché possa presidiare una filiera tecnologica strategica come quella siderurgica e, soprattutto, mantenere gli attuali livelli occupazionali", ha dichiarato il ministro Urso.
La vicenda, come noto, ha origine nel 1995. Dopo il disimpegno del gruppo Falck, la Provincia autonoma di Bolzano ha acquistato gli stabilimenti e li concesse in locazione trentennale alla Valbruna (1995–2025), che nel frattempo ha investito oltre 450 milioni di euro. L’accordo prevedeva un’opzione di acquisto, ma non un obbligo di rimozione degli impianti né disposizioni per un eventuale subentro alla scadenza. Dal 2024 la Provincia ha avviato un dialogo con le parti coinvolte e il 12 settembre 2025 ha emanato il bando pubblico per l’assegnazione dell’area. A conclusione dell'incontro, le strutture tecniche del Mimit hanno assunto l'impegno a riconvocare le parti nel mese di ottobre.
ASP/tl