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Politiche di coesione, Kompatscher: “No alla centralizzazione”

Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano ha ribadito la sua contrarietà alla gestione centralizzata dei fondi di coesione dell’Unione Europea.

BOLZANO (USP). Nel corso della seduta del 23 ottobre della Conferenza delle Regioni, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha ribadito ancora una volta la sua contrarietà al progetto, avanzato dall’Unione Europa, per una gestione non più regionale, bensì nazionale, dei fondi strutturali e di coesione. Il nuovo modello prevede di accorpare oltre 530 programmi – dalle politiche di coesione alla PAC – in un’unica cassa declinata attraverso diversi settori nei quali i Governi dovranno promuovere riforme per poter accedere alle risorse. Modello analogo a quello del Recovery Fund/PNRR, a più riprese criticato dallo stesso Kompatscher proprio per la “nazionalizzazione” dei fondi.

Intervenendo da remoto alla seduta della Conferenza delle Regioni, il presidente della Provincia ha ripetuto i concetti già espressi nel 2024 alla riunione del Comitato europeo delle Regioni e, successivamente, condividendo la presa di posizione del presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. “Non ha senso elaborare piani generali per gli Stati, al contrario bisogna continuare a rispondere alle esigenze delle Regioni”, ha detto Kompatscher. “Credo sia evidente a tutti come le esigenze della Provincia autonoma di Bolzano siano diverse da quelle della Calabria o della Liguria, solo per fare degli esempi. Le Regioni sanno meglio di chiunque altro dove debbano essere destinati i finanziamenti. È sbagliato rifarsi ad un modello di gestione centralizzata analogo a quello del PNRR, che ha già dimostrato la sua minore efficacia. È giusto, invece, che le Regioni continuino ad avere un ruolo da protagoniste nella gestione dei fondi strutturali e di coesione europei”, ha concluso il presidente della Provincia.

ASP/mdg