News
Il superamento del geoblocking al centro del congresso FUEN a Bolzano
Tema importante per un'Europa unita, a dimostrazione che l'UE si occupa di questioni importanti per la vita quotidiana dei cittadini, ha affermato Kompatscher nel pomeriggio del 23 ottobre a Bolzano.
BOLZANO (USP). Gli interessi delle minoranze in Europa e in particolare il geoblocking sono stati al centro dell'attenzione il 23 ottobre durante il congresso della FUEN (l’Unione Federale delle Nazionalità Europee, organizzazione rappresentante delle minoranze etniche e linguistiche d’Europa), tenutosi a Bolzano.
In occasione dell'apertura del congresso, il parlamentare europeo e presidente della FUEN Loránt Vincze ha affermato che le minoranze non sottraggono nulla alla maggioranza; al contrario, creano un valore aggiunto culturale, linguistico ed economico. Vincze ha sottolineato che l'Alto Adige è un esempio da seguire per la tutela delle minoranze.
Il primo dei dibattiti del pomeriggio ha riguardato un tema importante soprattutto per l'Alto Adige, ovvero il geoblocking. Infatti, in provincia di Bolzano i contenuti audiovisivi delle mediateche di altri paesi europei sono ancora bloccati. Per questo motivo, la Provincia autonoma di Bolzano sostiene l'abolizione del geoblocking. “Rendere accessibili i contenuti audiovisivi oltre i confini nazionali e quindi eliminare il geoblocking è il passo logico e coerente per continuare nel solco di quanto stabilito nel 2018, quando sono cadute le barriere commerciali per gli acquisti online”, ha spiegato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. “Proprio perché il tema del geoblocking riguarda la vita quotidiana delle persone, la sua abolizione sarebbe un passo significativo e visibile che dimostra che l'UE si preoccupa delle esigenze dei cittadini”, ha sottolineato Kompatscher.
“Il geoblocking è contrario allo spirito dell'integrazione europea ed è una pratica discriminatoria nei confronti delle minoranze linguistiche”, ha affermato Daniel Alfreider, vicepresidente della Provincia e della FUEN. Il direttore della Radiotelevisione Azienda Speciale (RAS) Günther Platter ha fatto riferimento all'app di streaming della RAS, che consente di ricevere i programmi televisivi dell'ORF, dell'ARD e della ZDF in tutto l'Alto Adige tramite cellulare o tablet e ha sottolineato l'intenzione di riprendere le trattative con la televisione svizzera (SRG SSR) per poter trasmettere in streaming i suoi programmi. Sul tema sono intervenuti anche il ministro presidente della Comunità germanofona del Belgio Oliver Paasch e Anke Spoorendonk in qualità di rappresentante del comitato civico MSPI.
Nei prossimi giorni del congresso saranno approfondite maggiormente le peculiarità dell’Alto Adige e delle sue minoranze. Il programma prevede, tra l'altro, incontri di gruppi di lavoro sulle diverse lingue minoritarie e due assemblee dei delegati della FUEN, che riunisce oltre 100 organizzazioni impegnate a tutela delle minoranze, provenienti da un totale di 36 Paesi europei.
ASP/san/gm