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Presentato dall'assessore Bizzo il "Rapporto sul mercato del lavoro 2010"

È stato presentato questa mattina dall’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo, dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, e dal direttore dell'Osservatorio del mercato del lavoro, Stefan Luther, il Rapporto 2010 sul mercato del lavoro, un volume di oltre 370 pagine che raccoglie una vera e propria messe di dati sul mercato del lavoro provinciale.

Presentato il Rapporto sul mercato del lavoro 2010

Il “Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano 2010“  presentato questa mattina a Palazzo Widmann dall’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo, dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, e dal direttore dell'Osservatorio del mercato del lavoro, Stefan Luther, rappresenta uno strumento importantissimo per fotografare la situazione complessiva del mercato del lavoro locale e per adottare misure di carattere politico strategico nel medio e lungo periodo.

Nel corso della sua presentazione del testo di 370 pagine elaborato dall’Osservatorio del mercato del lavoro l’assessore Bizzo ha sottolineato che quello che emerge dai dati è un mercato del lavoro che evidenzia chiari segnali di ripresa rispetto agli ultimi due anni.

La disoccupazione attestata al 3,2% rimane tra i cinque migliori tassi a livello europeo ed anche in base ai dati recentemente pubblicati dalla Fondazione Nord-Est l’economia altoatesina è l’unica a livello nazionale a mantenere tutti i principali indici positivi.

Il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ha rilevato la complessità dei dati raccolti che con cadenza biennale abbracciano tutti gli aspetti del mercato del lavoro altoatesino ed ha confermato che l’economia provinciale è in fase di recupero con una ripresa dell’occupazione anche nei settori più colpiti dalla crisi, anche se si è ancora lontani dai dati precedenti alla crisi internazionale.

In Alto Adige sono stati raggiunti con due anni d’anticipo gli obiettivi fissati a livello europeo per quanto riguarda l’occupazione femminile per il 2010. Infatti, il livello del 60% auspicato per il 2010 è stato raggiunto già nel 2008 ed oggi è attestato intorno al 62%. Per quanto riguarda i lavoratori stranieri Sinn ha rilevato che il mercato del lavoro provinciale non è più immaginabile senza la massiccia presenza di questi lavoratori che rappresentano attualmente il 12% degli occupati a fronte di una percentuale dell’8% rispetto alla popolazione nel suo complesso.

Il direttore dell’Osservatorio del mercato del lavoro, Stefan Luther, ha quindi illustrato alcuni grafici e tabelle riguardanti l’andamento del mercato del lavoro locale, in particolare relativamente al settore secondario dove si rileva il persistere della crisi occupazionale per quanto riguarda il settore delle costruzioni. Si registra invece una ripresa del settore manifatturiero.

Un’attenzione particolare è stata dedicata ai dati riguardanti la disoccupazione che in Alto Adige è da sempre caratterizzata da un andamento discontinuo nell’arco dell’anno e con oscillazioni  anche consistenti legate a fattori stagionali.

I mesi nei quali si registra il maggiore calo della disoccupazione sono quelli compresi tra giugno e settembre mentre a partire da ottobre si registra un vero e proprio picco che giunge al suo valore massimo annuale nel mese di novembre. Il confronto del tasso di disoccupazione con le rimanenti regioni dell’Unione Europea mostra come negli ultimi 10 anni i valori osservati sono sempre stati tra i 5 migliori.

Si può pertanto dire che il mercato del lavoro locale è in generale particolarmente favorevole per chi cerca lavoro. Dalla fine del 2009 la situazione sembra essere peggiorata, pur rimanendo invidiabili persino in un contesto europeo precedente alla crisi. Particolarmente interessante il grafico riguardante la cosiddetta “Piramide delle età e mercato del lavoro”  in base al quale si evidenzia la struttura dell’occupazione locale suddivisa appunto per nazionalità, genere, età  e residenza con la possibilità di trarre utili dati riguardo alle possibili evoluzioni future.

L’assessore Bizzo, al termine della conferenza stampa, ha voluto puntualizzare la situazione occupazionale per quanto riguarda il settore delle costruzioni. In quest’ambito, ha sottolineato, nel periodo compreso tra il 1995 ed il 2005 si è registrato un vero e proprio boom legato alla necessità di risolvere l’emergenza abitativa del capoluogo, con la nascita di tre interi quartieri (Firmian, Mignone e Casanova) con le relative infrastrutture per una popolazione di circa 15 – 20.000 persone, sono state sviluppate le zone produttive e sono state realizzate opere nel settore culturale come l’Università ed il Museion a Bolzano, Bressanone e Brunico.

A fronte di questo sviluppo eccezionale, secondo l’assessore Bizzo, è realistico pensare che in futuro il trend in questo settore assumerà dimensioni più normali e fisiologiche anche in considerazione del fatto che il territorio di fondovalle in Alto Adige raggiunge appena il 7% del totale.  

FG

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