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Mercato del lavoro news: "Mobilità in tempi di crisi"

Il nuovo numero del periodico della Ripartizione lavoro “Mercato del lavoro news” è incentrato sul tema della “Mobilità in tempi di crisi”.

La “mobilità”, illustra il nuovo numero di “Mercato del lavoro news”, è quella particolare forma di disoccupazione che si viene a creare in seguito a licenziamenti da parte di imprese che si trovano in stato di crisi. Tra l’altro ai lavoratori che hanno perso il lavoro con tale procedura è data la possibilità di lavorare, a tempo determinato o a tempo parziale, durante il periodo in cui si trovano in mobilità, senza per questo essere cancellati dalle liste di mobilità, ma solo sospesi dalla stessa. 

In provincia di Bolzano il numero degli iscritti in mobilità è raddoppiato dal 1998 al 2005. Nell’ottobre 2005 ha superato per la prima volta la soglia dei 1 000 iscritti, valore intorno a cui si è mantenuto costante fino ad ottobre 2008, quando si sono manifestati i primi segni della crisi economica mondiale e i lavoratori messi in mobilità hanno   continuato a crescere di mese in mese superando da febbraio 2010 quota 2 200. Tra le caratteristiche dei disoccupati entrati in mobilità durante la crisi emerge un incremento maggiore di uomini, di anziani, di lavoratori del settore  manifatturiero ed edile.

Di particolare rilievo è stato il periodo a cavallo tra settembre 2008 e agosto 2009” sottolinea l’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo “che coincide con i mesi in cui la crisi economica si è manifestata nella sua gravità: 1 954 persone sono state messe in mobilità, più del doppio rispetto al numero dei disoccupati messi in mobilità due anni prima (873), tra settembre 2006 e agosto 2007, quando la crisi era ancora lontana.

Rispetto ai disoccupati messi in mobilità due anni prima, quando la crisi economica non si era ancora manifestata, risulta una netta diminuzione dell’occupazione durante la mobilità. In particolare ad un anno dall'iscrizione in mobilità lavorano durante la stessa 40 persone su 100, rispetto ai quasi 60 su 100 di due anni prima

La crisi ha riguardato soprattutto gli uomini” aggiunge il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn “e la ragione è semplice in quanto i settori maggiormente colpiti sono l’industria metalmeccanica ed elettrica e l’edilizia. Sono in primo luogo i disoccupati messi in mobilità dal settore manifatturiero, in particolare industriale, ad aver visto ridurre di più le occasioni di occupazione che sono passate da un 57% al 23%”.

FG