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Tavola rotonda con l'assessore Bizzo "Qualità del lavoro e sicurezza al femminile"

“Qualità del lavoro e sicurezza al femminile” è questo il tema posto al centro della tavola rotonda organizzata questa mattina (25 marzo) presso la sede dell’Assessorato al lavoro organizzata dall’assessore Roberto Bizzo ed alla quale hanno preso parte rappresentanti del mondo sindacale, dell’INAIL e di organizzazioni che operano nel sociale.

Tavola rotonda con l'assessore Bizzo su "Qualità del lavoro e sicurezza al femminile"

La scelta della data odierna non è stata casuale e l’assessore Bizzo ne ha subito spiegato lo spirito “Quest'anno è il momento giusto per rinverdire  il vero significato di ‘Qualità del lavoro e sicurezza al femminile’, perché ricorre il centenario del 25 marzo 1911, giornata nella quale, a New York, morirono 146 operaie in un incendio divampato in una fabbrica di camicie. Nel tempo questo episodio è diventato il simbolo della battaglia per i diritti e per la parità. Per mantenere alta l’attenzione sull’argomento è pertanto doveroso ricordare questa data ragionando sul tema del ‘buon lavoro’ per le donne di oggi”.

L’assessore ha quindi rilevato che negli ultimi anni il mondo del lavoro è molto cambiato, il progresso tecnologico ha portato all'introduzione di nuovi macchinari e processi produttivi che hanno migliorato le condizioni di lavoro. In quasi tutti i settori dell'industria vi è una forte presenza femminile quasi parificata a quella maschile.

Le problematiche femminili di sicurezza sul lavoro sono simili a quelle del mondo produttivo in generale: carenza di una cultura della sicurezza, consapevolezza dei rischi ai quali si è esposti, importanza dell'uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI), in generale sul rispetto della normativa.

“Lo strumento più efficacie per diffondere la cultura della sicurezza” ha quindi sottolineato l’assessore Bizzo “è la formazione. La Provincia di Bolzano investe molto in questo settore e di recente è stata avviata una campagna di formazione straordinaria al fine di diffondere la cultura della sicurezza. Nell'ambito di questa campagna sono stati messi a disposizione 580.000 Euro per finanziare iniziative di formazione che abbiano carattere innovativo ed aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla normativa. Tra i destinatari degli interventi di formazione vi sono anche lavoratori stranieri e lavoratori autonomi. Pertanto in questi settori si potranno anche prevedere iniziative di formazione mirate al mondo femminile”.

Tila Mair, presidente della Giunta d’istituto AFI/IPL ha quindi posto l’accento sull’attività e l’impegno dell’Istituto per la promozione dei lavoratori nel campo della sicurezza e del rispetto dei contratti di lavoro. Ha quindi rilevato che le tematiche della sicurezza e della salute sul posto di lavoro sono spesso subordinate ad altri elementi prioritari, come la disponibilità di un lavoro . “In questa fase si sentono ancora gli effetti della crisi economica” ha affermato Tila Mair “in particolare sul versante femminile.

Spesso quindi le donne sono impegnate su altre tematiche riguardanti l’occupazione femminile come, ad esempio, il reinserimento o le politiche di conciliazione tra il lavoro e la famiglia. Passi significativi sono stati fatti sia da parte datoriale che sindacale nel campo della sicurezza anche perché è cresciuta la consapevolezza che la differenza nelle aziende è rappresentata dalla risorsa lavoro al femminile”.

Thomas Bagnato, direttore dell’ufficio sicurezza sul lavoro della Provincia, ha quindi posto l’accento sulla valutazione dei rischi nelle aziende ai fini della sicurezza “Vera e propria base per poter attuare le misure di sicurezza in maniera concreata. Gli specifici aspetti riguardanti le problematiche femminili in materia di sicurezza sono stati ripresi dal Testo unico per la sicurezza sul lavoro del 2008. È ora necessario dare attuazione a queste norme e soprattutto creare una vera e propria cultura della sicurezza”.  

Robert Pfeifer, direttore della sede INAIL di Bolzano, ha quindi ribadito che “Vi sono tutti i presupposti giuridici e normativi per la sicurezza sui posti di lavoro, anche e soprattutto per le donne, si tratta essenzialmente di passare alla loro concreta attuazione”.

Importante in questo ambito anche la recente entrata in vigore della valutazione dei rischi stress-correlati sui posti di lavoro ed il riconoscimento anche economico alle aziende che dimostrano di rispettare ed adottare il catalogo delle misure nel campo della responsabilità civile delle imprese, la flessibilità degli orari ed, in generale, la conciliazione tra famiglia e lavoro previsti dal Testo unico del 2008 tra le azioni positive sul posto di lavoro.

Il direttore dell’INAIL ha quindi fornito alcuni dati particolarmente interessanti: circa il 26% degli infortuni registrati annualmente in Alto Adige riguardano donne. Negli ultimi cinque anni il numero complessivo degli infortuni (uomini e donne) è diminuito del 2%, ma per quanto riguarda le donne questa percentuale è cresciuta del 14%.

Il tasso di occupazione femminile in Alto Adige ha ormai raggiunto il 62,6% delle donne in età lavorativa, un dato superiore alla media nazionale e vicino alla media europea. Circa le metà degli incidenti riguardanti le donne si verificano nel terziario (alberghiero, commercio, servizi alle imprese).

Nell’arco dell’anno a livello di Unione Europea (nei 15 Paesi precedenti all’allargamento) nel 2009 si sono verificati circa 1 milione di incidenti sul lavoro, oltre 196.000 (20%) si sono verificati nel settore alberghiero e 99.000 di questi (oltre il 50%) ha riguardato donne.

Nel 2009 in Alto Adige nei settori dell’industria e del terziario le donne straniere coinvolte in infortuni sono state 3969 di queste 3798 provenienti dall’area europea e dai Paesi dell’est. Gli infortuni mortali in Italia nel 2009 sono stati oltre 1000 per quanto riguarda i maschi e 72 le donne (11 delle quali straniere). In Alto Adige non si sono verificati incidenti mortali per quanto riguarda le lavoratrici.

Hanno inoltre preso parte alla tavola rotonda Simone Wasserer, Consigliera di Parità, Cecilia Stefanelli dell’associazione Donne Nissà, Doriana Pavanello rappresentante del sindacato CGIL/AGB, Christine Staffler del sindacato ASGB, Laura Senesi del sindacato UIL, Elena Morbini dell’associazione Donne-Lavoro, Veronika Meraner, direttrice dell’INPDAP di Bolzano, nonché Acli e KVW.

 

FG

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Tavola rotonda con l'assessore Bizzo "Qualità del lavoro e sicurezza al femminile"

L'Assessore Bizzo sull¿importanza del tavolo di lavoro