Guasto del sistema nelle centrali – Aggiornamento al 27 giugno

È iniziato il ripristino del sistema compromesso. Con grande impegno e adeguato personale, proseguono i lavori per garantire i servizi.

BOLZANO (USP). Dal 26 giugno, la società fornitrice competente dell'Agenzia per la Protezione civile sta lavorando al ripristino del sistema compromesso e proseguirà senza interruzioni nei prossimi giorni. La priorità è data al ripristino della telefonia nella Centrale provinciale d'emergenza, seguito dai lavori di ripristino della centrale telefonica dei vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano e della Centrale viabilità provinciale. Grazie all'impegno e alla flessibilità dei dipendenti delle centrali e all'impiego di personale adeguato, i lavori nella Centrale provinciale di emergenza, presso i vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano e nella Centrale viabilità provinciale proseguiranno, poiché la ricezione delle chiamate telefoniche e le comunicazioni radio devono ora essere effettuate in modo semi-manuale. Per la serata di domenica 29 giugno, domenica del Sacro Cuore, il turno serale sarà rafforzato, poiché l'esperienza ha dimostrato che, a causa dei fuochi del Sacro Cuore, le centrali riceveranno un numero maggiore di chiamate.

Nella centrale operativa provinciale dell'Azienda sanitaria, nella Centrale viabilità provinciale, nella centrale telefonica dei vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano e nel Servizio Radiocomunicazioni provinciale dell'Agenzia per la Protezione civile, alcuni sistemi continuano a funzionare su infrastrutture di backup, dopo l'attacco informatico del 23 giugno. Si continua a lavorare intensamente per risolvere il guasto.

La causa del guasto del sistema è nota dal 25 giugno. I tecnici sanno anche come il malware è entrato nel sistema dell'Agenzia per la Protezione civile e gli esperti stanno redigendo un rapporto al riguardo. Il team di esperti forensi di Informatica Alto Adige (IAA SpA) sta completando il rapporto preliminare di indagine in stretta collaborazione con le autorità investigative e l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. La richiesta di riscatto depositata dal gruppo di hacker non sarà soddisfatta. Le analisi forensi continuano. A causa delle indagini in corso da parte delle autorità competenti e per motivi di sicurezza informatica, non è possibile divulgare dettagli tecnici. Si chiede comprensione.

Per la popolazione non ci sono restrizioni alle chiamate alla Centrale provinciale d'emergenza e ai vigili del fuoco. Tutte le chiamate di emergenza possono essere ricevute e tutti i servizi di soccorso possono essere coordinati.

La rete radio provinciale ha in larga parte funzionato anche dopo l'attacco hacker: delle 140 stazioni della rete Tetra, solo alcune stazioni marginali sono state disattivate volontariamente per motivi di sicurezza; oltre 130 stazioni hanno sempre funzionato.

In primo luogo sono prioritarie un'indagine approfondita e un'analisi che non devono essere compromesse.

I sistemi delle centrali sono soggetti a severi controlli, in piena conformità con le norme vigenti e le migliori pratiche in materia di sicurezza informatica.

È anche grazie all'elevata professionalità nella protezione dei dati e alla resilienza delle infrastrutture digitali che il danno causato è stato limitato a un unico sistema e non ha potuto diffondersi, garantendo così il funzionamento di tutti i servizi dell'Agenzia in ogni momento, anche se con alcune limitazioni di breve durata.

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