Nuova malattia dei bovini: prestare attenzione

L'Alto Adige non è attualmente interessato. L'assessore Walcher invita alla cautela nell'acquisto di animali da altre province italiane. In caso di sospetta epidemia segnalare al Servizio veterinario.

BOLZANO (USP). Una nuova malattia virale emergente dei bovini è arrivata in Italia: la dermatite nodulare contagiosa anche nota come Lumpy Skin Disease (LSD). Ad oggi ci sono focolai in Sardegna ed in Pianura Padana. Al momento la provincia di Bolzano non è stata coinvolta, ma è fondamentale prestare la massima attenzione quando si acquistano animali da fuori provincia e possibilmente, in questo periodo, evitarli.

La malattia non è pericolosa per l’uomo, ma può provocare gravi perdite economiche. La normativa europea classifica questa malattia come categoria A, praticamente come l’afta epizootica e la peste suina. Negli stabilimenti coinvolti tutti gli animali devono essere abbattuti. Tutte le razze bovine sono suscettibili al contagio. La trasmissione avviene principalmente attraverso zanzare, mosche, zecche e culicoidi, ma è possibile anche la trasmissione per contatto diretto tra animale malato e animale sano.

Dopo un periodo di incubazione di circa 2-4 settimane l’animale infetto manifesta in un primo momento sintomi generici come febbre, aumento della salivazione, lacrimazione, scolo nasale mucoso, infezione cutanea, ispessimento dei linfonodi, edema agli arti, aborto, ed un calo della produzione di latte. Buona parte degli animali dopo circa una settimana dal rialzo febbrile manifesta il sintomo clinico caratteristico di questa malattia, cioè noduli dolenti distribuiti su tutta la cute. Le dimensioni di questi noduli variano da 0,5 a 5 centimetri di diametro.

Chiunque è tenuto ad informare immediatamente il Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria in caso di sospetto di malattia. Sarà cura del Servizio Veterinario provinciale comunicare a mezzo stampa qualsiasi sviluppo futuro di questa malattia.

red