Pubblica amministrazione: nuove regole per le attività extraservizio

Nuove regole presto in vigore per i dipendenti dell'Amministrazione provinciale. Abolito il limite massimo di reddito, in determinati casi facilitata la possibilità di percepire un reddito accessorio.

BOLZANO (USP). Su proposta dell'assessora al Personale Magdalena Amhof, la normativa vigente in materia di attività extraservizio nell'Amministrazione provinciale è stata semplificata. La relativa legge provinciale 44/2025 entrerà in vigore a breve, dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. “Un'attività extraservizio spesso rappresenta un'integrazione al reddito nell'Amministrazione provinciale, ad esempio per i dipendenti con competenze specifiche. Essa dovrebbe quindi essere possibile, a condizione che non pregiudichi l'attività principale”, spiega l'assessora Amhof. Con questo obiettivo sono stati ora eliminati diversi ostacoli dalla legge provinciale in materia. “Vediamo in questo anche un'ulteriore possibilità per rafforzare l'attrattiva della pubblica amministrazione”, ha affermato Amhof.

Limite di reddito del 30% dello stipendio lordo abolito

Finora, i redditi derivanti da attività secondarie non potevano superare il 30% del reddito lordo annuo per i lavoratori a tempo pieno. Con la modifica introdotta con la legge omnibus, questo limite viene ora abolito, mentre si tiene maggiormente conto dei potenziali conflitti di interesse. Come in precedenza, il tempo dedicato all'attività principale e a quella secondaria non può superare complessivamente le 48 ore settimanali.

Attività extra possibile anche per i dipendenti a tempo parziale

Per poter svolgere un'attività secondaria più ampia, in caso di contratti a tempo parziale inferiori al 50%, fino ad oggi era necessario dimostrare che non era possibile ottenere un contratto a tempo pieno presso un datore di lavoro nel settore pubblico. Anche questa restrizione è stata ora abolita, rendendo possibile, anche in questo caso, l'attività secondaria, fino ad un massimo di 48 ore.

Facilitazioni per le attività secondarie

Le attività secondarie nei settori commercio, libera professione o attività imprenditoriali continuano a non essere consentite; ora però con alcune eccezioni. Il personale docente delle scuole provinciali della Provincia autonoma di Bolzano può svolgere attività secondarie utili al funzionamento della scuola e all'attività didattica; il personale delle scuole dell’infanzia ed i collaboratori per l'integrazione possono lavorare nel doposcuola e nei centri estivi per attività esterne. Inoltre, è stata mantenuta l'eccezione, già in vigore per tutti i dipendenti, riguardanti le attività nel settore agricolo.

red/pio/tl