Comprensori sciistici: nuovi criteri per i contributi
Via libera della Giunta alla delibera che punta ottimizzare la gestione dei contributi destinati ai comprensori sciistici dell’Alto Adige. Galateo: "Misura strategica e sostenibile"
BOLZANO (USP). Il nuovo provvedimento modifica i criteri di classificazione dei comprensori, armonizzandoli con quelli già in vigore per la costruzione degli impianti. Nella seduta del 15 luglio, la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Marco Galateo, ha approvato la delibera che apporta delle modifiche ai criteri attuali. “Si tratta di un importante passo avanti verso una gestione sempre più efficace dei contributi destinati ai comprensori sciistici dell’Alto Adige”, sottolinea il vicepresidente Marco Galateo. “Abbiamo voluto mettere ordine e chiarezza, premiando chi gestisce con responsabilità e visione futura. Un passo decisivo non solo per la sicurezza sulle piste, ma anche per il rispetto dell’ambiente”, aggiunge Galateo che sottolinea come il provvedimento rappresenti “una scelta strategica per rendere più efficace e sostenibile l’impiego delle risorse pubbliche”.
Con la modifica dei criteri vengono ridefinite le categorie dei beneficiari, con l’introduzione della condizione che l’area debba essere riconosciuta come sciabile attrezzata secondo la legge provinciale 14/2010. Un elemento che intende valorizzare la sicurezza e il corretto inquadramento delle piste, già inserite nel piano provinciale. Anche la normativa sui nastri trasportatori viene semplificata, per facilitare l’interpretazione e garantire maggiore chiarezza agli operatori. Questi saranno ammessi solo per i centri sciistici locali che non operano in concorrenza internazionale, e con limiti ben definiti che garantiscono equilibrio e sobrietà. Grande attenzione viene rivolta anche alla sostenibilità ambientale: tra le spese agevolabili rientrano ora anche le motoslitte elettriche, e dal 2026, i comprensori in concorrenza internazionale dovranno dimostrare il proprio impegno ambientale attraverso certificazioni riconosciute, come EMAS o Klimafactory, rapporti sulla sostenibilità oggetto di audit o attestati di neutralità climatica.
tl, pir